L’aeroporto cerca di giocarsi le ultime chance per de collare una volta per tutte. L’assemblea dei soci ieri ha approvato il bilancio, che per il terzo anno registra un “segno meno”. Le perdite dell’esercizio 2006 ammontano a 845 mila euro, come relazionato da Giuseppe Sbalchiero, presidente della società Aeroporti Vicentini Spa, di cui la Camera di commercio è il primo azionista sfiorando il 50 per cento delle quote. Dietro il “rosso” ci sono da un lato gli investimenti per potenziare lo scalo e creare le condizioni per rendere possibili voli commerciali e dall’altro proprio lo sfortunato tentativo di creare linee di volo verso la capitale e altre mete italiane. A questo punto lo scalo civile è di fronte all’ennesimo bivio: lasciare o raddoppiare. Il presidente Sbalchiero è per la seconda ipotesi, tanto da aver proposto una ricapitalizzazione della società, chiedendo ai soci di sborsare complessivamente altri 2,9 milioni di euro, necessari per ripianare le perdite e per il tentativo finale di far lievitare il business del Dal Molin. La scadenza entro cui i soci dovranno dare segnali di interesse per il piano industriale di Sbalchiero è fine luglio.
«Abbiamo approvato il bilancio – commenta l’assessore al Bilancio Marco Zocca, presente all’assemblea in rappresentanza del sindaco Hüllweck – perché crediamo nell’aeroporto e nel piano di rilancio. Ora verificheremo se ci sono le condizioni e le possibilità di aderire alla ricapitalizzazione». «Le condizioni per buone prospettive, dopo 18 anni, finalmente ci sono – commenta il presidente della Camera di commercio Dino Menarin -. Se i soci mostreranno interesse, si potrà andare avanti. Altrimenti ci fermeremo. Ma questo lo sapremo fra qualche mese, quando saranno stati completati gli approfondimenti sulle prospettive che si stanno aprendo». Le prospettive a cui si riferisce Menarin sono sostanzialmente tre: un accordo con l’aeroporto Catullo di Verona, la creazione di una scuola di volo e il lancio di voli charter con una nuova compagnia aerea. Come si legge nel dossier presentato da Sbalchiero, «sono stati raggiunti accordi tra le parti che sono in fase di sottoscrizione e che riguardano la partecipazione dell’aeroporto di Vicenza nel sistema degli Aeroporti del Garda con Verona e Brescia Montichiari. In questa ipotesi, viene attribuita a Vicenza la specifica di aeroporto Executive: questo traffico (che spesso riguarda aeromobili anche di notevoli dimensioni) verrebbe trasferito su Vicenza mentre Verona aumenterà la potenzialità di aeroporto internazionale per traffico passeggeri e Brescia per le merci e postali. Nel contempo si renderà operativo un traffico business con elicotteri tra Vicenza e Verona o altre destinazioni». Il trasloco sul lato militare del Dal Molin, determinato dal progetto della base americana, dovrebbe poi schiudere le porte a un’ulteriore prospettiva: la Fly Academy. «Ulteriore ipotesi di sviluppo, sempre collegata al Catullo di Verona – viene riportato nel documento – è la realizzazione nell’aeroporto di Vicenza di una scuola di volo per piloti commerciali di linea: questo istituto, con la chiusura di quello ex Alitalia su Alghero, diventerebbe una sede nazionale e internazionale per tipologie di addestramento possibili ora esclusivamente in America. Il progetto comporta l’utilizzo di edifici e spazi attualmente a disposizione dell’aeronautica militare, che però sono ricompresi tra quelli in fase di dismissione e successiva acquisizione da parte dell’Enac e di Aeroporti Vicentini. È da sottolineare che la presenza di allievi e personale docente porterebbe su Vicenza un notevole indotto. L’operazione studiata è stata sottoposta in prima analisi anche in una riunione tenuta a Roma l’8 maggio, riscuotendo notevole interesse, tenuto conto che si comprenderebbe l’addestramento anche per il personale militare per abilitazioni su velivoli civili». Menarin definisce la scuola di volo «un gran bel colpo» se dovesse essere messo a segno e mostra di credere nella partnership con i veronesi e nell’ingresso di nuovi soci privati, per irrobustire la compagine e raggiungere l’obiettivo della ricapitalizzazione. Infine, si sono rifatte vive alcune compagnie aeree, attirate dall’estensione degli orari di volo: «Sono in corso trattative – si precisa nella relazione – con diverse compagnie con mete differenziate sia con voli charter o voli stagionali; inoltre, sono in fase di perfezionamento rapporti commerciali per il posizionamento, con base su Vicenza, di aerei privati per servizi di collegamento e trasporto privato».
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