ALITALIA: TESORO PRONTO A CEDERE 49,9%; AMMESSE NUOVE PARTECIPAZIONI A CORDATE

Il Tesoro cederà il 39,9% di Alitalia ma è disponibile a dismettere «su richiesta dell’acquirente selezionato» un ulteriore 10% e dunque la propria intera partecipazione, pari al 49,9%. Lo comunica il Tesoro nella lettera sulle procedure di vendita, specificando che le offerte vincolanti dovranno arrivare entro il 2 luglio, tra le 13 e le 17. «Il ministero – si legge nella lettera – cederà, su richiesta dell’acquirente selezionato, le 138.958.598 azioni ordinarie di Alitalia detenute, rappresentative di una partecipazione pari a circa il 10% del capitale sociale di Alitalia. Qualora tale ultima partecipazione non fosse ceduta nell’ambito della procedura – precisa il documento – il ministero si impegnerà a non aderire all’offerta pubblica di acquisto conseguente all’acquisto delle azioni e a gestire la stessa alla stregua di un operatore economico privato». Altra precisazione non da poco: fino alla data di presentazione delle offerte vincolanti per Alitalia sono consentite aggregazioni tra partecipanti alla gara. Il Tesoro parla di «nuove cordate», la cui costituzione può anche essere comunicata in coincidenza con la presentazione dell’offerta vincolante.

Fissati i parametri per la valutazione dei piani industriali. Le offerte vincolanti per l’Alitalia dovranno essere presentate dai tre candidati – la cordata dei fondi guidata da Texas Pacific Group, quella tutta italiana con Air One-Intesa e l’abbinata Unicredit-Aeroflot – in altrettante buste. L’esame delle offerte, secondo le procedure comunicate dal ministero ai soggetti rimasti in lizza, inizierà con l’analisi dei piani industriali definitivi. Il Tesoro nella valutazione terrà conto di una serie di elementi. In dettaglio il raggiungimento di obiettivi di risanamento, rilancio e sviluppo per un massimo di 60 punti che saranno attribuiti sulla base di sei parametri (a ciascuno dei quali aranno attribuiti massimo 10 punti): sviluppo offerta, ammodernamento flotta, livelli occupazionali, redditività, risorse finanziarie investite, tempi previsti nel pianio per il raggiungimento degli obiettivi di risanamento, rilancio e sviluppo. L’altro elemento, che concorre fino a un massimo di 60 punti, è la “coerenza tra azioni strategiche ed evoluzione dei parametri operativi, economici e di mercato. Anche qui sei parametri per un massimo di 10 punti ciascuno: crescita prevista, andamento yield, evoluzione congiunta di posti-chilometro offerti, load factor e yield; interventi sul costo unitario, interventi sulla flotta, sostenibilità finanziaria.
Offerte troppo vicine? Ci saranno inviti al rilancio. Se le offerte per Alitalia saranno troppo simili i partecipanti alla gara saranno invitati a rilanciare. «Qualora – si legge nella lettera del dicastero – tra il più elevato corrispettivo assoluto offerto e il secondo corrispettivo assoluto offerto non vi sia alcuna differenza oppure vi sia un intervallo inferiore o pari al 5% del corrispettivo assoluto offerto più elevato, i partecipanti alla fase delle offerte vincolanti che avranno offerto un corrispettivo assoluto compreso in detto intervallo saranno invitati a effettuare un unico rilancio sul corrispettivo assoluto offerto. Solo nel caso in cui i più alti corrispettivi offerti all’esito del rilancio risultino uguali si procederà a un rilancio o a rilanci successivi cui parteciperanno solo i soggetti che hanno offerto i corrispettivi più alti».
L’andamento in Borsa. In Piazza Affari buona reazione sul titolo, che poco dopo le ore 11 guadagna un +0,91% con un massimo toccato a 0,8895 euro. Volumi sulla media, a 6,6 milioni di pezzi scambiati, pari allo 0,53% del capitale.

 

(www.ilsole24ore.it)

2007-05-22