RICAVI IN CRESCITA PER FINMECCANICA

Dall’assemblea di Finmeccanica emergono dati molto positivi sul futuro del gruppo, con ricavi e ordini in forte crescita nel biennio 2009-09. Il presidente e amministratore delegato Pier Francesco Guarguaglini durante l’assemblea degli azionisti ha detto che il portafoglio ordini di Finmeccanica l’anno prossimo saranno «superiori a 17 miliardi», con un margine medio lordo del 20,3 per cento. Capitolo ricavi: le stime viaggiano tra 14 e 14,7 miliardi nel 2008 e tra 15 e 16 miliardi nel 2009. Un bel salto in avanti: el 2006 il gruppo ha avuto ricavi per 12,5 miliardi e ordini per 15,7 miliardi con un margine medio lordo del 19,8 per cento. Il titolo in Borsa perdeva a fine mattinata perdeva l’1,29% a 22,88 euro. Sei mesi fa era a 18,73.

Le cifre su ordini e vendite poggiano anche sull’atteso via libera del Pentagono a una maxi-commessa da 12,5 miliardi per i nuovi aereo da trasporto C27J Spartan, nuova e avanzata versione del G-222, il velivolo che permetterà nel nuovo millennio all’Aeronautica Militare Italiana di effettuare con efficacia missioni di trasporto tattico, trasporto cargo e sanitario, aviolancio di materiali e paracadutisti, pattugliamento marittimo, ricerca e soccorso antincendio.
La strategia di crescita di Finmeccanica poggerà «sul consolidamento nei mercati domestici: nel 2009 più del 40% degli ordini sono attesi da Italia e Regno Unito». Tuttavia il gruppo guidato da Guarguaglini non intende perdere il treno dell’internazionalizzazione. Quindi, guarda «agli Usa, con il perseguimento di approcci strategici diversi in relazione alle differenti opportunità di mercato. Al resto del mondo con l’intensificazione delle azioni commerciali e promozione di gruppo espandendoci nei grandi mercati come Russia, India e Cina. Nei mercati in fase di consolidamento come Grecia, Turchia, Malesia ed Europa dell’Est facendo leva sui risultati commerciali raggiunti per rafforzare la nostra presenza. E, infine, ai mercati ad alto potenziale di crescita come gli Emirati arabi uniti, Giappone, Corea del Sud, Arabia Saudita, Singapore e Algeria attraverso lo sfruttamento di opportunità in mercati medio grandi in fase di sviluppo ed evoluzione». In Russia, Cina e India e l’obiettivo è fare «accordi di cooperazione con partner locali», che facilitino l’ingresso su quei mercati. A proposito di ritorni per gli azionisti, «continueremo a fare una politica dei dividendi – ha precisato Guarguaglini – in linea con la crescita dei profitti». Il presidente e amministratore delegato di Finmeccanica. L’assemblea è chiamata a deliberare sulla proposta di cedola per l’esercizio 2006, fissata in 0,35 euro per azione (+13% sul 2005) e anche su un aumento di capitale per un importo massimo di un miliardo, cucito sugli investitori istituzionali per allargare l’azionariato e aumentare la liquidità del titolo.
(www.ilsole24ore.it)

2007-05-30