Torna il grande sogno del volo passeggeri supersonico. European aerospace and defence company, cioè il gruppo europeo cui fa capo tra l’altro il consorzio Airbus, progetta di costruire un nuovo “Super-Concorde”. Cioè un velivolo commerciale capace di volare oltre la velocità del suono, e di raggiungere New York da Parigi in appena due ore. La notizia rilancia la sfida tra gli europei di Airbus e gli americani di Boeing proprio in concomitanza con il salone dell’aeronautica di Le Bourget, il vecchio aeroporto di Parigi, salone che è il più importante appuntamento fieristico-commerciale del mondo per l’industria aeronautica e aerospaziale, civile e militare ed è dominato dal duello tra Boeing e Airbus per il dominio del mercato dell’aviazione civile.
Il futuro supersonico europeo è appena in fase iniziale di sviluppo. Dovrebbe derivare, come scrivono il settimanale Focus e il quotidiano popolare Bild, da un altro ambizioso progetto di Eads-Airbus. Quello cioè di un aereo-razzo commerciale, che a partire dal 2012 dovrebbe effettuare il primo volo ed essere pronto a trasportare turisti in avventurosi viaggi nello spazio.
Pur che si sia in grado di pagare i biglietti stessi a cifre astronomiche; almeno 200 mila euro a testa, secondo i calcoli attuali. L’aereo-razzo sarà una scommessa singolare su una clientela di super-élite. Forse una scommessa rischiosa, un investimento azzardato, ma intanto servirà da banco di prova per sviluppare tecnologie aerodinamiche, propulsori, elettronica per il futuro super-concorde. Cioè per un supersonico di linea destinato a voli transatlantici o comunque a lungo raggio regolari. Per passeggeri, s’intende, delle fasce alte di reddito: il biglietto sarebbe comunque oltre due volte più caro del biglietto di volo in prima classe a tariffa intera.
Rinasce così la sfida della Vecchia Europa ai concorrenti americani. Rinasce progettando di rilanciare la possibilità del volo supersonico civile, dopo che il leggendario Concorde era andato in pensione. Il Concorde, un elegantissimo quadrigetto sviluppato insieme da francesi e britannici sotto la spinta determinante della volontà politica e dei sogni di grandeur del generale de Gaulle, restò in servizio per quasi trent’anni.
Collegava Londra e New York agli Stati Uniti. Per anni fu boicottato dal divieto di atterraggio impostogli a New York col pretesto dell’elevato livello di rumore, poi strappò il permesso di atterrare al Kennedy. Ne erano in servizio appena dieci: cinque per British Airways, altrettanti per Air France. Era l’aereo di sogno per chi amava nuove esperienze di volo, e un mezzo ideale per manager e imprenditori che, potendoselo permettere, amavano andare e tornare in fretta tra America ed Europa. Elegantissimo, con un servizio di superlusso a bordo, il Concorde finì con una tragedia. Un esemplare dell’Air France al decollo da Parigi-Charles de Gaulle s’incendio per l’impatto tra i motori e frammenti di un aereo decollato prima, rimasti sulla pista, e precipitò in fiamme.
Morirono tutte le oltre cento persone a bordo. Air France e British aprirono inchieste immediate, e misero a terra la flotta. Fu la fine del sogno, ora gli europei tornano a scommetterci.
Accettando il rischio di vedere somme spaventose inghiottite dal progetto. Ma con le nuove potenze che già sfondano nell’aviazione civile (il Brasile è terzo produttore mondiale, Cina e India si fanno avanti) a europei e americani non resta che puntare su prodotti speciali di qualità superiore.
(www.repubblica.it)