L’ amministratore delegato di Intesa SanPaolo, Corrado Passera, ritiene «assolutamente possibile» che la cordata tra Intesa e Air One possa essere allargata ad altri soggetti finanziari.
L’indicazione è stata fornita da Passera, a margine del comitato esecutivo dell’Abi.
Intanto Lev Koshlyakov, vice di Valery Okulov alla guida di Aeroflot ha sottolineato che le decisioni della compagnia russa possono essere influenzate dal rientro del fondo Usa Matlin Patterson nella gara per la privatizzazione di Alitalia. Koshlyakov ha precisato: «tutte le condizioni sono significative per noi e possono avere un’influenza nelle nostre decisioni. Specialmente se queste cambiano nel corso della gara». Questo, ha proseguito il manager di Aerflot «aggiunge altri interrogativi su come è stata organizzata questa gara».
Con il rientro di Maltin i concorrenti in gara per la privatizzazione di Alitalia sono dunque tre e non più due. Il fondo nordamericano Matlin è stato ammesso alla due diligence e alla data room, il cui termine di chiusura è slittato dal 13 al 28 giugno. Resta confermata al momento la scadenza del 2 luglio prossimo per la presentazione delle offerte vincolanti, anche se alcuni concorrenti, Aeroflot in testa, spingerebbero per uno slittamento dei termini. Tra questi, non vi è comunque il patron di Air One, Toto, il quale precisa di non aver avanzato richiesta per un allungamento della due diligence. A comunicare che anche Matlin Patterson Global Advisers intende andare avanti su Alitalia, è stato lo stesso ministero dell’ Economia con una nota. Matlin Patterson «ha confermato di essere interessata alla data room relativa ad Alitalia per iniziare l’attività di due diligence finalizzata alla presentazione dell’offerta vincolante» ha informato il Tesoro che ha messo in vendita la quota del 49,9% della compagnia. Matlin era in cordata con l’altro fondo Usa Texas Pacific Gruop e Mediobanca, i quali invece a fine maggio avevano comunicato il ritiro dalla gara. Convinto che Aeroflot, a dispetto delle voci su un possibile disimpegno, presenterà la sua offerta, si dice il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi: «la gara va avanti comunque anche se dovesse rimanere un’offerta sola, ma credo che ci sarà anche un’offerta di Aeroflot».
A insidiare l’interesse di Aeroflot per Alitalia, vi sarebbe però la compagnia serba Jat, sul cui 75% si spingono le mire di Aeroflot. Jat sarebbe un obiettivo molto meno ambizioso ma meno problematico, secondo la stampa russa, convinta che le voci su un possibile ritiro del vettore guidato da Valery Okukov, siano state fatte circolare ad arte per spingere l’altro concorrente Air One, «a rinunciare anch’esso e permettere così la convocazione di una nuova gara con termini più favorevoli».
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