Il decollo è un momento fondamentale: parlando fuor di metafora, quello di Air Italy – nata come compagnia charter, che dal 1° giugno ha debuttato come vettore di linea da Verona – non avrebbe potuto essere migliore. I dati relativi al riempimento dei voli nelle sole prime tre settimane hanno, infatti, superato le aspettative. I numeri registrati complessivamente nelle prime tre settimane di operativo rappresentano anche un buon indicatore per la partenza del nuovo collegamento previsto dal piano dei voli invernale. Questa volta la partita si gioca in casa e la nuova destinazione scalata da Air Italy con due collegamenti giornalieri da Verona sarà Napoli. La scelta della città partenopea come prima mèta domestica è avvenuta sulla scorta di indicazioni molto chiare provenienti dall’area che insiste su Verona. La programmazione è stata studiata sia per venire incontro alle esigenze dei viaggiatori business sia per soddisfare le aspettative del turismo di vacanza, pensando in particolare ai flussi che interessano le attività sciistiche. Il volo mattutino sarà operativo dal lunedì al sabato, mentre quello serale partirà anche la domenica, con un orario posticipato per facilitare i rientri del week-end.
I numeri di Air Italy come vettore di linea rappresentano per la compagnia un segnale estremamente positivo e rafforzano la decisione di confermare tutte le destinazioni lanciate lo scorso 1° giugno – Barcellona, Berlino, Londra, Madrid, Praga, Sofia e Varsavia – anche per l’orario invernale, valido dal 10 settembre 2007 a marzo 2008. L’ esordio estremamente positivo dell’attività di linea permette anche di prospettare, per il primo anno, un load factor superiore al 55% previsto dal piano di sviluppo. Se l’ottimo andamento dei collegamenti per la Spagna non è una sorpresa – i voli diretti su Barcellona e Madrid con una occupazione media di 80 passeggeri a volo stanno andando rapidamente a regime – i risultati fatti registrare dal collegamento prettamente business Verona-Sofia – con un’occupazione regolare outbound e inbound del 30% – indicano che il turismo d’affari può marcare consistenti margini di crescita e che la scelta di puntare anche su alcune destinazioni dell’Est-Europa da Verona è stata vincente. E’ anche interessante sottolineare che anche i numeri relativi al traffico in entrata sono ottimi. Complessivamente, il bacino d’utenza potenziale di Air Italy è di 60.000.000 di europei.
La rapida risposta di mète come Varsavia, gia al 45% di load factor medio – che in rapporto al numero di frequenze ha prodotto anche sui voli di ritorno il maggior numero di prenotazioni – evidenzia chiaramente che i tempi erano maturi per dotare l’area che gravita attorno a Verona di nuovi collegamenti aerei point to point.
Anche per le destinazioni europee – in particolare Varsavia, Praga e Londra – la frequenza settimanale e gli orari invernali sono stati studiati per favorire l’incoming legato all’offerta neve. Grande attenzione è stata riservata inoltre al prodotto week-end e long week-end. Per ciò che concerne i viaggi d’affari, il piano di volo relativo ai collegamenti infrasettimanali Verona-Londra è stato messo a punto per permettere a chi viaggia per lavoro di capitalizzare al massimo il proprio tempo: grazie agli orari di Air Italy, con una sola una notte fuori casa, è possibile avere a propria disposizione due giornate piene nella City.
“Siamo molto soddisfatti dei risultati prodotti nelle prime tre settimane di questa nostra nuova sfida, che rappresentano un ulteriore stimolo per intraprenderne altre.” – dichiara il Comandante Giuseppe Gentile, Presidente e CEO di Air Italy – “Volevamo fortemente essere protagonisti anche nello scenario nazionale dei trasporti e siamo convinti che il volo Verona – Napoli rappresenti per la compagnia un ottimo punto di partenza, che radica ancora di più la nostra compagnia sul territorio”.
“La scelta dei nostri due aeroporti (Verona e Brescia) di imboccare la strada del low cost sta dando risultati decisamente positivi – ha dichiarato Fulvio Cavalleri, Presidente dell’aeroporto Valerio Catullo – i numeri ci danno ragione e ci incitano ad approfondire un percorso che sta portando forti vantaggi non soltanto al sistema aeroportuale ma all’intero bacino turistico interregionale. Accanto alla buona tenuta delle compagnie tradizionali – continua Cavalleri – che sulle proprie rotte sono cresciute del 43% nei primi mesi dell’anno, la fetta di mercato low cost copre attualmente il 35% del traffico veronese e il 78% di quello bresciano. Interessanti sono i dati di crescita dall’inizio del 2007 alla fine di maggio quando lo spazio occupato dal low cost al Catullo è salito di oltre il 74% passando da 60 a oltre 100 mila viaggiatori al mese, senza contare l’impennata di traffico prevista per l’estate, già preannunciata dal primo fine settimana di giugno”.
(Comunicato stampa Air Italy)