Il successo incontrato dal 787 Dreamiliner pone a Boeing dei problemi di produzione, tanto da non escludere la costruzione di un nuovo stabilimento. Lo ha dichiarato il suo ad del costruttore americano Jim McNerney dopo che l’aereo, con 628 ordini, ha polverizzato ogni record per un apparecchio non ancora in servizio. “Abbiamo chiaramente una pressione sulla domanda” ha detto a Les Echos nel corso del salone aeronautico di Le Bourget, precisando di avere allo studio “varie alternative per potervi far fronte”. “Comunque,” ha aggiunto, “riteniamo di avere ancora un anno di tempo per prendere una decisione”.
Boeing si attende ora un importante ordine di 787 da parte delle compagnie americane. “America, United e Delta hanno avviato discussioni. Credo,” ha detto, “che ne verra’ fuori almeno una grossa commessa entro la fine dell’anno o l’inizio dell’anno prossimo”. “Per poter consegnare ai fedeli clienti americani in tempi ragionevoli, Boeing potrebbe costruire un nuovo stabilimento,” scrive ‘Les Echos, sottolineando pero’ che prima di prendere una decisione, il costruttore americano “deve tener contro non solo dell’investimento e del rischio ma anche della capacita’ dei suoi partner ad aumentare la produzione”, in quanto l’80% del 787 e’ dato in appalto. McNerney si e’ anche rallegrato della raffica di ordini del rivale Airbus al salone di Le Bourget, rilevando pero’ che “molti ordini erano in realta’ conferme di annunci anteriori”. Quanto a un eventuale rafforzamento della partecipazione dello stato francese in Eads, casa madre di Airbus, ha dichiarato che il problema di ricapitalizzazione del costruttore europeo riguarda solo Airbus. McNerney ha pero’ ribadito che i crediti anticipati da parte degli stati “devono scomparire”.
(ANSA).