In un comunicato stampa il Comitato per l’aeroporto a Viterbo spiega come sta proseguendo l’attività, “in linea con i più illustri e qualificati studi realizzati da Enac ed Enav”.
“Abbiamo diramato ai Sindaci dei 202 Comuni della Provincia di Siena, Terni, Rieti, Viterbo e rispettivi Presidenti di Provincia, un invito del nostro Presidente Avv. Bartoletti, affinché nei rispettivi Consigli Comunali sia deliberato un documento di sostegno all’aeroporto viterbese,” si legge nella nota, “provvedendo, inoltre, all’invio della copia del verbale agli Organi Istituzionali che a breve dovranno esprimersi politicamente sulla localizzazione del terzo scalo aeroportuale laziale.”
Questo per evidenziare che un aeroporto a Viterbo, oltre che legittimo e rispettoso delle più severe norme di sicurezza al volo, operatività aeronautica, strutturale, orografica, ambientale, commerciale ed intermodale, “rappresenterebbe la massima espressione di una scelta di governo logica, razionale e responsabile, anche in virtù di un beneficio che, in termini economici, turistici ed occupazionali, andrebbe a vantaggio di tre importanti Regioni.”
“Scelta ponderata e lungimirante, nel caso di Viterbo,” continua il comunicato, “sia perché nel nord del Lazio non esistono poli aeroportuali al servizio di territori di particolare pregio turistico e culturale, sia perché coronando Viterbo non si andrebbero a gravare ulteriormente le rotte sulla direttrice nord – sud che interessano gli aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino, Urbe, Pratica di Mare, Guidonia, Napoli Capodichino ed il nuovo scalo di Grazzanise.”
Lo scalo a Viterbo ridurrebbe di circa 15 minuti il tempo di volo degli aerei provenienti maggiormente da nord, con un importante risparmio sui costi del carburante, manutenzione degli aerei, costi del biglietto, riduzione delle emissioni, problematiche connesse con le operazioni di sorvolo, attesa, atterraggio e di decollo rispetto agli altri aeroporti, nonché del trasferimento dei passeggeri nuovamente verso la capitale, su strada o ferrovia.
“Vi è un altro aspetto che deve far riflettere a favore del nostro sito,”continua la nota. “Viterbo, a differenza di quanto potrebbe accadere nel basso Lazio, non andrebbe a compromettere quel delicato equilibrio di concorrenza commerciale dettato dalla vicinanza di altri scali regionali contigui. Concorrenza inevitabile nel caso in cui Latina o Frosinone si dovessero contendere il business con Napoli e Grazzanise.”
(Comunicato stampa COMAERVIT)