In seguito alle recenti vicissitudini che hanno colpito pesantemente la normale operatività di Alpi Eagles, noi dipendenti di terra sentiamo il dovere di difendere la nostra azienda.
Alpi Eagles, ha continuato a vivere grazie alla perseveranza del nostro Presidente, Paolo Sinigaglia, che ha lottato contro tutto e contro tutti, in condizioni operative veramente difficili. In queste circostanze noi lo abbiamo sempre supportato, riuscendo con la nostra professionalità e caparbietà a superare queste avversità.In questo, come negli altri casi, sentiamo il dovere di sostenere il nostro Presidente, Alpi Eagles, questa esperienza e la sua capacità di produrre ricchezza. Soprattutto siamo a difendere la competenza nel gestire un servizio pubblico, che migliora anno dopo anno, fino ad arrivare ad oggi ad un risultato superiore del 50% di passeggeri trasportati, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Oggi ci troviamo in una situazione surreale, scioperi bianchi, malattie dell’equipaggio denunciate poco prima dell’imbarco o addirittura come Sabato scorso 30 giugno 2007, sul volo Olbia Palermo, ad imbarco già avvenuto, causando notevoli problematiche alla operatività di moltissimi voli.
In gioco ci sono molte variabili; politiche, economiche, ma soprattutto ci sono 300 famiglie senza considerare tutto l’indotto creato con una rete operativa di 10 aeromobili, 25 destinazioni ed un team di persone dedite alla propria professione, che riescono a soddisfare quasi l’intera totalità del territorio nazionale.
Chiediamo ad Enac, quindi, di riconsiderare molto attentamente la posizione di esclusivo impatto frontale con il nostro Presidente, valutando tutti gli aspetti e le variabili della vicenda, sapendo ascoltare le ragioni che ne derivano.
(Comunicato stampa Alpi Eagles)