Un prezzo clamoroso, pochi euro per un volo internazionale: cosi’, grazie a Internet, le compagnie low-cost attirano i clienti, che non sono subito in grado di capire che nel prezzo pubblicizzato non sono incluse le tasse e alcuni costi fissi. Un’indagine dell’Ue potrebbe portare, fra un anno, alla chiusura di alcuni siti web. Fonti di Bruxelles parlano di circa meta’ delle low-cost nel mirino. Fra le compagnie che operano a basso costo, c’e’ la numero 1 del settore, Ryanair, ma – stando a fonti spagnole – anche Vueling, Iberia e Spainair. Per quanto riguarda Ryanair, la compagnia irlandese ha contrattaccato accusando le piu’ grosse compagnie europee di fare “concorrenza sleale” sui prezzi del carburante e invitando l’Ue ad indagare seriamente su questo.
“L’inchiesta della commissione – ha spiegato oggi Helen Kearns, portavoce della commissaria alla Tutela dei consumatori, Meglena Kuneva – si articola in due fasi. Ora e’ finita la prima, ma tutte le compagnie con irregolarita’ nei siti avranno diritto di rispondere nei prossimi quattro mesi”. Prima della fine di gennaio, dunque, si avra’ la ‘black list’ delle compagnie che fanno pubblicita’ scorretta. “Ci sono regole molto precise riguardo alle tariffe e la chiarezza sul prezzo proposto, tutti i siti web devono pubblicizzare biglietti che nel prezzo comprendano le tasse e i costi fissi. Altrimenti – ha chiarito Michele Cercone, portavoce del commissario ai Trasporti, Jacques Barrot – tutti quegli annunci che possano indurre il consumatore a fare una scelta piuttosto che un’altra saranno vietati. L’acquirente non deve scoprire il prezzo reale soltanto dopo aver fatto tre o quattro passaggi”. Fra le compagnie che saranno chiamate a chiarire il loro comportamento circa la pubblicita’ in rete la presenza di Ryanair viene data quasi per scontata. Tanto che la sua reazione non si e’ fatta attendere. “Invitiamo la Commissione europea – ha reagito oggi il responsabile della comunicazione della compagnia irlandese, Peter Sherrard – ad allargare la sua inchiesta al vero scandalo del sovraccarico sleale per i costi del carburante praticato da British Airways, Air France, KLM e Lufthansa. Ryanair non e’ stata contattata dalla Commissione Ue come parte in causa di questa presunta inchiesta ma qualsiasi proposta della Commissione e’ benvenuta per costringere le linee aeree europee ad alti costi a convivere con le tariffe di Ryanair”.
(ANSA)