L’ Anpac si schiera contro l’innalzamento del limite di eta’ , da 60 a 65 anni, dei piloti di linea italiani. Secondo indiscrezioni infatti, sarebbe questa l’indicazione del ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi all’Enac, l’ente regolatorio dell’aviazione civile italiana, “dando il via libera definitivo all’innalzamento a 65 anni dell’eta’ per l’esercizio della licenza di pilota di linea di aeromobili” scrive in una nota l’Anpac. Se cio’ fosse vero, scrivono i piloti Anpac, “il Ministro congiuntamente all’Enac, si rendera’ responsabile di un grave atto che certamente non innalzera’ il livello della sicurezza del volo nei cieli italiani. Attualmente infatti il limite di eta’ dei piloti di linea italiani e’ fissato a 60 anni in analogia a quanto in essere negli Stati Uniti e in Francia. L’Anpac, in accordo alla policy della Federazione Mondiale delle Associazioni dei Piloti di Linea (IFALPA), ha da tempo esplicitamente espresso una posizione molto cauta sul tema dell’innalzamento dei limiti di eta’ dei piloti di aerei di linea adibiti al trasporto passeggeri, supportandola con studi scientifici di livello internazionale”.
L’eventuale provvedimento inoltre “avrebbe anche delle ripercussioni negative – sostiene ancora l’ Anpac che rivolge un appello in tal senso al ministro del Lavoro, Damiano – a carico delle principali compagnie aeree italiane e del mercato del lavoro, gia’ ampiamente colpito in questo delicato settore. Le aziende infatti subirebbero effetti negativi sia in forma diretta, con un aumento dei costi retributivi, sia in forma indiretta, per l’immediato utilizzo che i vettori stranieri low cost potrebbero fare di piloti pensionati”.
(ANSA)