L’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA) ha esortato l’Unione Europea a concentrarsi sulle misure concrete per contribuire a ridurre le emissioni di CO2 dell’aviazione. Le dichiarazioni della IATA seguono il voto del Parlamento Europeo di martedì sull’inserimento del trasporto aereo nello schema di regolamentazione delle emissioni della UE (ETS- Emissions Trading Scheme). “I cambiamenti climatici sono un grave problema e l’ipocrisia non è la risposta giusta. Potremmo eliminare ogni anno 12 milioni di tonnellate di CO2 grazie alla realizzazione di un Cielo Unico Europeo. Invece l’Europa sta procedendo in modo risoluto con un agenda politica sulla regolamentazione delle emissioni che non fa niente per migliorare le prestazioni ecologiche. Non vedo il Parlamento Europeo piantare molti alberi, ma in qualche modo si sono persi nella foresta”, ha dichiarato Giovanni Bisignani, Direttore Generale e Amministratore Delegato della IATA.
“Mentre il carburante ha raggiunto il 28% dei costi operativi, le compagnie aeree hanno un incentivo economico di 132 miliardi di dollari a ridurre la combustione di carburante e le emissioni di CO2. Noi rappresentiamo il 2 per cento delle emissioni globali di CO2 e abbiamo una strategia chiara per affrontare questo problema. Il nostro obiettivo è realizzare una crescita neutra delle emissioni che porti ad un futuro libero dall’anidride carbonica: ciò costituisce un punto di riferimento cui altri settori economici potranno conformarsi.”ha aggiunto Bisignani.
“Queste non sono solo parole: con misure concrete come l’abbreviazione delle rotte abbiamo ridotto le emissioni di CO2 di oltre 15 milioni di tonnellate solo nel 2006. Quale contributo hanno dato i politici dell’Europa al conseguimento di questo risultato? La risposta è: assolutamente nessuno. Ed il voto di oggi continua la tradizione fatta di aria fritta e di inazione”, ha denunciato Bisignani.
Le misure economiche fanno parte di una strategia della IATA basata su quattro pilastri per far fronte ai cambiamenti climatici. Queste misure potranno risultare efficaci quando tutte le parti interessate, governi compresi, avranno predisposto misure tali da elevare al massimo grado le efficienze derivanti da tecnologia, operazioni e infrastrutture. A settembre 2007 questa strategia è stata accettata da tutti gli stati membri dell’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo, Europa compresa. Ma invece di lavorare per uno schema di regolamentazione delle emissioni giusto, libero e globale, l’Europa ha in programma di deliberare unilateralmente.
“L’approccio “fai da te” dell’Europa sulla regolamentazione delle emissioni è controproducente. Gli schemi regionali avranno, nella migliore delle ipotesi, un impatto limitato sull’ambiente. E la loro applicazione unilaterale alle linee aeree estere è un’evidente violazione della Convenzione di Chicago. Le battaglie legali e commerciali che ne deriveranno distoglieranno i governi dal fare progressi reali”, ha concluso Bisignani.
(Comunicato stampa IATA)