ALITALIA: TITOLO IN CALO DOPO NO DI AEROFLOT

Alitalia scivola a Piazza Affari, in controtrend rispetto agli altri titoli del listino. Le azioni della compagnia di bandiera sono penalizzate dall’annuncio di Aeroflot che non parteciperà al progetto di privatizzazione. Dopo essere arrivata a perdere l’1,36% a 0,84 euro nei primi scambi, alle 10,45 è in calo dello 0,72% a 0,8515.
“Il no di Aeroflot penalizza il titolo quest’oggi nella settimana che si annuncia decisiva per la privatizzazione della compagnia di bandiera”, osserva un trader. Il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, ha detto che il presidente di Alitalia Maurizio Prato dovrebbe annunciare “intorno al 23 novembre” i potenziali acquirenti del 49,9% in mano al Tesoro. A inizio mese il ministro aveva anche avvertito che senza una cessione entro due-tre mesi Alitalia è a rischio fallimento. Alitalia, di cui il Tesoro vuole cedere la sua quota del 49,9%, conta di chiudere l’anno in rosso di poco meno di 400 milioni al netto delle partite straordinarie da 430 milioni di perdite nel 2006. Al 30 settembre Alitalia disponeva di una liquidità di 442 milioni, 80 in meno rispetto ad agosto.

Dei sei potenziali acquirenti della compagnia italiana annunciati da Prato nei primi giorni di ottobre oltre a Aeroflot si è ritirato anche il fondo Usa di private equity Tpg, mentre è stata esclusa per mancanza di requisiti una cordata rappresentata dall’ex presidente della Corte Costituzionale Antonio Baldassarre. Restano in pista, quindi la compagnia aerea italiana AirOne sostenuta da Intesa SanPaolo, la tedesca Lufthansa e i francesi di AirFrance-Klm, già partner commerciali di Alitalia e con una partecipazione del 2%.
Il gruppo di Carlo Toto è l’unico dei tre ad aver partecipato alla gara per la privatizzazione organizzata lo scorso dicembre dal Tesoro e andata poi deserta. Tedeschi e francesi si erano tenuti fuori dai giochi considerando troppo vincolanti le condizioni del governo.
Air France-Klm, interessata anche alla spagnola Iberia, ha più volte affermato che valuterà l’acquisto di Alitalia solo se in linea con i suoi obiettivi finanziari di medio termine. Lufthansa, invece, non ha ancora deciso se presentare un’ offerta non vincolante. Secondo indiscrezioni di stampa, il piano industriale dei tedeschi per la privatizzazione di Alitalia punta su Malpensa per i voli intercontinentali e prevede tagli alla flotta, con una significativa ristrutturazione dell’organico.
Contro tale progetto, non ancora confermato, si è schierato il principale sindacato dei piloti di Alitalia, l’Anpac, che ha chiesto al governo di indirizzarsi verso soluzioni che non prevedano una drastica contrazione delle dimensioni dell’azienda. I piloti hanno anche preso le distanze dalla AirOne di Carlo Toto sostenendo l’importanza di un’alleanza con un vettore internazionale.
 

(REUTERS) 

2007-11-20