IATA: BISIGNANI, MANCANO I PILOTI

L’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (IATA) ha avvertito le compagnie aeree di tutto il mondo circa la grave carenza di piloti che si verrà a determinare se l’intero settore economico e i governi non collaboreranno per modificare le procedure di addestramento e di qualifica. Secondo la stima effettuata, il settore dell’aviazione potrebbe richiedere ogni anno 17.000 nuovi piloti a causa della crescita prevista e dei progressivi pensionamenti. Elevare a 65 anni l’età del pensionamento potrà essere utile ma non può essere l’unica soluzione. “E’ tempo di suonare il campanello d’allarme. Dobbiamo riconsiderare l’addestramento e la qualifica dei piloti per migliorare ulteriormente la sicurezza ed accrescere la capacità di addestramento”, ha dichiarato Giovanni Bisignani, Direttore Generale e Amministratore Delegato della IATA. Bisignani ha riferito al Forum Internazionale per la Sicurezza della Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti che l’intero settore è preoccupato del fatto che “non esistono standard globali relativi al concetto e alla  regolamentazione dell’addestramento. L’addestramento dei piloti non è stato sottoposto a modifiche da oltre 60 anni – continuiamo ancora a contare le risposte esatte e a dare troppa importanza alle ore di volo”.

La IATA sostiene l’approccio fondato sulle competenze dei programmi di addestramento per l’abilitazione al volo con equipaggio multiplo – Multi-Crew Pilot Licence (MPL). A differenza del tradizionale addestramento dei piloti, la MPL si concentra sin dall’inizio su un addestramento rivolto alle condizioni operative di una cabina di pilotaggio con equipaggio multiplo ed inoltre fa un maggior uso della tecnologia di simulazione. L’Europa è stata tra le prime regioni che hanno adottato la MPL e l’Australia e la Cina ne stanno completando l’implementazione. La IATA ha avviato l’iniziativa per l’addestramento e la qualifica (ITQI- IATA Training and Qualification Initiative) per sostenere un approccio globale all’implementazione della MPL. “Il nostro obiettivo è quello di elevare il numero dei candidati e la capacità di addestramento ottimizzando allo stesso tempo gli standard condivisi”, ha affermato Bisignani. Come parte integrante della ITQI, la IATA predisporrà un database per registrare i progressi dei cadetti della MPL e per consentire all’intero settore di effettuare modifiche ai programmi di addestramento, se necessario. La IATA ha inoltre esortato ad una maggiore collaborazione con i governi. In Cina, l’Associazione sta collaborando con il governo per definire il programma del corso ed incorporare la MPL nella regolamentazione nazionale. Bisignani ha esortato inoltre i leader di governo presenti al Forum per la Sicurezza ad incorporare nelle loro regolamentazioni nazionali la Certificazione operativa sulla sicurezza della IATA (Operational Safety Audit – IOSA). Ultimamente si sono impegnati ad utilizzare la IOSA il Messico, il Costa Rica e la Turchia. “La lista sta crescendo troppo lentamente”, ha sostenuto Bisignani. “Non ci sono costi per i governi ed i risultati sono evidenti”. 

 

 

(COMUNICATO IATA)

 

 

2007-12-03