CONTINUA LA LOTTA DI ALPI EAGLES

Continua la battaglia di Alpi Eagles; in un comunicato diffuso oggi la compagnia aerea veneta sottolinea ancora come nel primo periodo del 2007 abbia vissuto un notevole incremento delle proprie attività.
“Successivamente una serie di attacchi, provenienti da più parti,” prosegue la nota, “i cui fini oscuri sono stati rilevati da numerosi esponenti politici, mirano alla sua distruzione.”
La compagnia attribuisce la scarsa puntualità dei propri voli nei mesi di giugno e luglio di quest’anno quasi esclusivamente ad una morbilità del personale di cabina che ha raggiunto picchi del 50% (tale anomalia è stata segnalata alle competenti autorità). Nei mesi successivi le cose si sono assestate e si evidenzia che nel mese di ottobre l’assenteismo aziendale si è assestato al 3%.

 
“Inutili o pressochè tali si sono rivelate le nostre denunce e quelle delle organizzazioni sindacali che richiedevano ad ENAC (ENAC ci ha limitato la licenza al 31.12.2007), ai Ministri competenti, ai Prefetti, il diritto a lavorare.” Prosegue la nota. “La nostra Compagnia è risultata prima in Italia nel 2007 per crescita e per produttività pro capite (490 € per addetto). Grazie alla nostra capacità di fare impresa, abbiamo sempre contribuito a
calmierare i prezzi dei biglietti sul mercato. Noi vogliamo campare di meriti, non di vantaggi. Ogni giorno ci siamo sottoposti al giudizio dei nostri utenti dai quali venivamo scelti e non imposti.”
Secondo Apli Eagles le società aeroportuali, con particolare riferimento a SAVE, non vogliono osservare le normative vigenti.
“A Venezia il costo degli oneri per passeggero è di 17,50 € circa, contro una media italiana di 11,20 ed i 9 € di Barcellona,” sottolinea la compagnia. “L’ENAC omette sistematicamente l’obbligo di sorveglianza, consentendo in tal modo ogni arbitrio delle società aeroportuali e alimentando una notevole distorsione delle leggi sul mercato.”
Secondo Alpie Eagles, SAVE non ha rimesso una seria proposta alle offerte per una soluzione bonaria delle controversie.
“Il rifiuto di ricorrere ad un arbitrato super partes,” conclude la nota, “non rispetta oltretutto il diritto degli azionisti che necessitano di trasparenza.”

 

 

(Comunicato stampa Alpi Eagles)

2007-12-14