ALITALIA: DOMANI CDA, ATTESA SCELTA VERSO AIR FRANCE – KLM

Domattina alle 10 si riunirà il consiglio di amministrazione di Alitalia e ci si aspetta che si concluda con la proposta al governo di avviare con Air France-Klm le trattative in esclusiva per la vendita del 49,9% della compagnia ancora in mani pubbliche. E’ quanto riferiscono a Reuters fonti vicine alla vicenda secondo le quali “non c’è dubbio” che i gestori della compagnia di bandiera ritengano l’offerta non vincolante dei francesi, partner commerciali dal 2001, più convincente di quella dell’italiana Air One sostenuta da Intesa SanPaolo, Nomura e Morgan Stanley. Il presidente di Alitalia Maurizio Prato ha definito l’8 dicembre il piano di Air France più chiaro di quello di Air One e non risulta abbia cambiato idea. La valutazione finale spetterà poi al governo che ha preso tempo fino a metà gennaio per cercare di ricomporre le divisioni al suo interno sul futuro di Alitalia e di scongiurare agitazioni sindacali nel periodo natalizio.

“Un nuovo rinvio del consiglio di amministrazione, dopo la sospensione di martedì scorso, è difficile da far passare se non in presenza di significative novità”, dice una fonte industriale. “Se decidono, al 100% sarà a favore di Air France-Klm, poi il governo farà le sue valutazioni. Escludo soluzione salomoniche”.
Concorda una fonte finanziaria: “Se il cda fa un nome è Air France”.
“Sembra un copione già fatto di cui si conosce l’esito finale a favore di Air France – commenta un sindacalista – Sembra che la cosa venga da lontano e che Italia e Francia si parlino da mesi su questa vicenda”.
“Il cda è orientato per Air France. Lo hanno detto in tutti i modi”, aggiunge un secondo sindacalista. Il governo oggi ha smentito di aver già preso una decisione a favore dei francesi, come sostenuto dal Financial Times, e ha ribadito che sarà l’azienda a prendere le sue decisioni e solo successivamente il governo a dare il proprio parere attraverso l’azionista”.
Il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi ritiene che entrambe le offerte dovrebbero arrivare alla seconda fase, quella vincolante. Richiesto di commentare questa posizione del rappresentante dei Comunisti italiani al governo, il presidente del Consiglio Romano Prodi si è limitato a dire: “La posizione del governo è che Alitalia sta lavorando, poi lavoreremo noi”.
Il presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy ha detto di voler parlare stasera di Alitalia con Prodi nella cena prevista a palazzo Chigi, insieme al premier spagnolo Josè Luis Zapatero ma il presidente del Consiglio ha negato che il tema sia in agenda. Le perplessità sull’offerta dell’imprenditore Carlo Toto riguardano la sua sostenibilità finanziaria, spiegano le fonti. L’unico apporto certo sembrano gli aerei di Air One mentre non si conosce entità e ampiezza dell’intervento delle banche in generale e di Intesa in particolare. La mancanza di un partner internazionale non risolve il problema strutturale di Alitalia che, secondo gli esperti, non è tanto sul lato dei costi quanto su quello dei proventi, ossia del network. Non convince nemmeno il progetto, già abbandonato da Prato, di poter sostenere due hub perchè da studi interni della Magliana 9 passeggeri del Nord su 10 non utilizzano lo scalo di Malpensa e in Lombardia lo utilizzano solo 6 passeggeri su 10. Sulla proposta francese, invece, pesa il giudizio negativo degli imprenditori e dei politici del Nord per il ridimensionamento di Malpensa, nonchè dei potenti sindacati del settore che lamentano, tra l’altro, la mancanza di informazioni su Alitalia Servizi, dove sono occupate circa 8.500 persone.
“Noi chiediamo a Prodi di mantenere l’impegno alla trasparenza e vogliamo essere consultati prima della decisione finale”, hanno ripetuto in questi giorni i segretari generali di Cgil-Cisl-Uil. Continua in Borsa la cauta ripresa del titolo dopo i recenti scivoloni. Alitalia si avvia a chiudere la seduta in rialzo del 4% a 0,775 euro, mentre Air France è stabile. Scambi per oltre 26 milioni di titoli, quasi il doppio della media giornaliera degli ultimi 30 giorni. “Non ha senso investire su questo titolo finchè non si conosce il nome dell’acquirente”, dice un gestore.
 

(REUTERS)

2007-12-20