MERIDIANA: ROSSI, NECESSARIA UNA SVOLTA RADICALE

Dopo gli auguri di Natale, si torna alla triste realtà, anche se con una proposta di trattativa. Gianni Rossi, amministratore delegato di Meridiana, dopo aver inviato una lettera ai dipendenti della compagnia, ora ha deciso di scrivere ai sindacati per dire loro due cose: servono sacrifici, perché il mercato nel 2008 cambierà, e bisogna avviare subito una trattativa tra azienda e rappresentanti dei lavoratori sulle prospettive per il futuro. Tanto che l’ad di Meridiana propone di incontrarsi già la prossima settimana, avviando la discussione in due fasi: nella prima si cercherà di mettere al passo con i tempi la normativa contrattuale dei dipendenti e si chiuderanno le vertenze ancora aperte.

 

Nella seconda, invece, si dovrebbero ristrutturare i contratti di lavoro in modo da favorire «una maggiore produttività del personale», con l’utilizzo di nuovi aerei del tipo Airbus 320 e raggiungere una «integrazione operativa con Eurofly». 
Meridiana chiede dunque ai propri dipendenti una svolta radicale. Le ragioni, secondo l’azienda, sono da ricercare nel futuro del settore aereo e nella ricerca di un nuovo posizionamento della compagnia. Il mercato, ha spiegato Rossi prima ai dipendenti e ora anche ai sindacati, sta mutando radicalmente e Meridiana vorrebbe avvicinare «lo schema della propria offerta a quella di easyJet, mantenendo e sviluppando al contempo una migliore penetrazione distributiva soprattutto sul mercato italiano». Nonostante una crescita dei ricavi e una serie di indicatori positivi, bisogna fare i conti anche con l’aumento dei costi del carburante. Nel 2007, ha annunciato Rossi, Meridiana ha chiuso con 4,6 milioni di passeggeri trasportati (+27% rispetto al 2004), i ricavi si sono attestati a 418 milioni (in crescita del 21% rispetto al 2004) e anche i costi di esercizio sono diminuiti del 6%, mentre sono cresciuti i dipendenti (1388 nel 2007 contro i 1326 del 2004), grazie anche a 144 conferme di contratti a tempo indeterminato. PETROLIO Ci sono però le incognite dell’aumento del costo del carburante, che solo nel 2008 potrebbe portare a un aggravio di spesa di 18 milioni di euro, e soprattutto della fine della continuità territoriale. L’attuale regime scade a ottobre: dopo Meridiana continuerà a volare dagli scali di Olbia e Cagliari oppure dovrà muoversi soltanto sul libero mercato? Bisogna prepararsi, insomma, e non c’è tempo da perdere.

 

 

(L’Unione Sarda)

2008-01-16