COMUNICATO STAMPA ALPIEAGLES

VENEZIA. Ispezione all’aeroporto di Venezia. L’ha disposta il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi, invitando l’Enac, l’ente di controllo dell’aviazione civile, a inviare al più presto un dettagliato rapporto «sulle vicende degli ultimi giorni e in particolare su AipiEagles». Nel giorno in cui gli operai della Sav, la società del servizio bagagli della SAVE occupano la Triestina per protesta contro la SAVE, arriva da Roma la clamorosa notizia. Che riaccende le polemiche sull’intricata vicenda dell’aeroporto. «Benvengano le ispezioni, noi abbiamo fatto tutto secondo la legge», replica il presidente Enrico Marchi.

Così, dopo che la stessa ENAC aveva deciso di non dar seguito a un’altra richiesta di ispezione, inviata nell’estate scorsa dal direttore generale del ministero Pelosi, adesso la macchina si è mossa. A convincere il ministro a disporre la visita ispettiva sono state le roventi polemiche sulla società presieduta da Paolo Sinigaglia che si è vista ritirare la licenza, poi prorogata in via provvisoria per 60 giorni. Motivo, i debiti con SAVE, che avanza oltre 3 milioni di euro. «Ciò che ha fatto la SAVE è illegittimo», dice Sinigaglia, «siamo la compagnia con la più alta produttività in Italia e adesso finalmente un ministro della Repubblica ha deciso di vederci chiaro». A dare una mano sarebbero state anche alcune interrogazioni parlamentari presentate dal Ds Andrea Martella sulla questione delle quote SAVE, e una lettera inviata dal consigliere regionale del Pdci Nicola Atalmi sulla situazione di AlpiEagles e dei 140 lavoratori della SAV messi in mobilità.
«Persecuzione? Ma per carità. Due anni fa erano proprio Comune e Regione ad accusarmi perché avevamo dei crediti con AlpiEagles replica il presidente Marchi, «quanto ai lavoratori Sav la situazione non è colpa nostra: sono rapporti fra le compagnie aeree e i sindacati. Ma ripeto, siamo tranquilli: sulla vicenda delle quote abbiamo passato mille controlli, a cominciare dalla Consob». C’è un ricorso in piedi di Comune e Provincia. «Sono sicuro che i giudici mi daranno ragione, come è successo anche nelle altre occasioni». E come già altre volte negli ultimi tempi, Marchi torna ad attaccare duramente Martella: «Tanto tuonò che piovve: spero che questa ispezione non sia da mettere in relazione con le minacce che ho ricevuto. E comunque risponderò come fece il mio predecessore Pellicani nel luglio del 1999: vengano pure». E sempre aperta la polemica sulle quote. Passate dalla Regione alla Spa Veneto Sviluppo e di qui alla Finanziaria di Enrico Marchi, che adesso controlla l’aeroporto. «Certo, è quest’anno ho distribuito utili anche al Comune, mi dovrebbero ringraziare», si scalda il presidente, «la Regione ha avuto un approccio più moderno. E io faccio funzionare l’aeroporto. O vogliamo tornare ai tempi in cui qui comandavano i partiti, anzi un partito solo?».
Nel 2007 Save ha avuto utili per 30 milioni di euro, distribuiti ai soci tra cui Comune (14 per cento) e provincia (12). Ma secondo i critici di Marchi mai reinvestiti sui servizi. La navetta ad esempio ancora non funziona. «Aspettate e vedrete», assicura il presidente. Intanto si attendono gli ispettori. E un plauso all’iniziativa del ministro arriva anche dalla Lega. Il capogruppo in Regione Franco Manzato difende AlpiEagles per gli «ingiustificati aumenti dei prezzi dei servizi e continue richieste di pagamenti anticipati» e chiede addirittura una commissione parlamentare d’inchiesta. Che possa far luce», scrive, «su comportamenti di mercato anomali che giocano il loro ruolo con metodi di sapore massonico».

Tratto da “LA NUOVA VENEZIA” del 08/11/2007

2008-01-29