VOLO PROIBITO AL POLIZIOTTO ARMATO

Lasciato a terra perché armato. Non importa che il passeggero sia un assistente capo della polizia penitenziaria, non importa se si dichiara disponibile a smontare la pistola e riporla nel bagaglio caricato nella stiva dell’aereo e men che meno importa che debba prendere servizio nel pomeriggio. Il regolamento non prevede che a bordo dell’aereo vengano imbarcate armi e così l’agente della polizia penitenziaria in servizio nel carcere spezzino di villa Andreino è rimasto a terra e si è presentato al lavoro con un giorno di ritardo.

Il caso che avrà strascichi giudiziari e probabilmente registrerà anche l’intervento del Ministero di Grazia e Giustizia è accaduto mercoledì mattina all’aeroporto di Alghero dove l’agente doveva imbarcarsi su di un volo della Ryanair con destinazione Milano. Nel pomeriggio avrebbe dovuto prendere servizio nel carcere spezzino di via Fontevivo dove lavora e, al momento del check-in, ha dichiarato la detenzione della pistola di ordinanza. Al momento di salire sul Boeing 737 però si è visto rifiutare l’imbarco. Il regolamento della compagnia di volo non prevede la possibilità di imbarcare armi a bordo. Così è stato detto all’agente. Per ovviare al problema il tutore dell’ordine si è dichiarato disponibile a smontare l’arma e riporla nella valigia che sarebbe stata imbarcata nella stiva dell’aereo. La proposta è respinta e per tutta risposta gli è stata consegnata copia del regolamento che vieta di portare a bordo dell’aereo pistole. Norme che sono state rigidamente applicate dal comandante dell’aereo che senza l’agente di custodia a bordo è decollato in perfetto orario.

Per l’uomo però si è presentato il problema di raggiungere La Spezia con la sua pistola. Inutile tentare di imbarcarsi su di un altro volo e così con una telefonata ha avvertito i colleghi che non si sarebbe presentato nel pomeriggio spiegando le ragioni del ritardo. Poi con calma l’uomo si è diretto a Porto Torres e si è imbarcato su di un traghetto che l’ha portato a Genova. da lì il treno sino alla Spezia e finalmente l’agente ha potuto prendere servizio con un ritardo di 24 ore.

Già nello scalo sardo l’uomo ha manifestato l’intenzione di denunciare l’accaduto e nei prossimi giorni affiderà il compito di formalizzare la denuncia ad un legale. Nel frattempo della vicenda è stato anche informato il ministero di Grazia e Giustizia e non è escluso che gli uffici di via Arenula facciano sentire la loro voce in merito alla vicenda.

Quello nel quale è rimasto coinvolto l’agente spezzino è il secondo caso di passeggeri sbarcati nell’aeroporto di Alghero. Una paio di settimane fa sempre da un aereo della Ryanair è stato fatto scendere un medico che non stava a sentire le istruzioni fornite dalla hostess in caso di emergenza. L’uomo parlottava con i vicini, prima è stato ripreso e poi all’ennesimo richiamo tra le sue vibrate proteste è stato fatto scendere dall’aereo che è decollato senza di lui.

(ilsecoloxix.it)

2008-03-08