INCONTRO TRA SINDACATI E MAURIZIO PRATO DEL 6 MARZO

Giovedì 6 marzo si è svolto l’incontro con il Presidente di Alitalia, Dott. Prato che è iniziato con le scuse dello stesso anche a nome di Air France per il protrarsi sine die dell’incontro voluto e più volte annunciato da Spinetta con i Sindacati di Alitalia.

Un incontro povero di contenuti, anche per la richiamata necessità di riservatezza legata alla fase di trattativa in esclusiva con AF !! a cui si è aggiunta l’informativa circa il peggioramento dei conti Alitalia.

Il Presidente Prato ha voluto ribadire che, ancora in queste ore, il gruppo AF-KLM ha in corso approfondimenti sui vari segmenti di ALITALIA, ha confermato, al momento, la dismissione di 34 macchine, una criticità che riguarda l’attività CARGO e l’attento esame in corso del dossier “Alitalia Servizi” avendo lo stesso Prato, informato l’acquirente delle posizioni sindacali circa il perimetro e gli assetti societari. Un focus è in atto anche sul contenzioso legale, in primis quello avviato da SEA contro ALITALIA che denuncia sulla vicenda Malpensa danni per 1,2 miliardi.

Ciò nonostante Il Presidente Prato ha tentato di tranquillizzare le OO.SS. ritenendo – “di poter escludere “situazioni traumatiche” nei confronti di tutto il personale. Non intravedendo particolari problemi occupazionali, aldilà delle necessarie flessibilità, al netto di alcune operazioni di terziarizzazione già previste nel Piano di Settembre 2007 anche gli esuberi pur non dettagliati restano in linea con le previsioni dell’autunno scorso.”

Anche rispetto alle preoccupazioni emerse nelle ultime ore su Atitech Prato “confida” che al momento non vi saranno problemi occupazionali pur ritenendo necessari processi di riconversione legati all’uscita dalla Flotta nel medio periodo degli aerei MD80.

Infine ha informato circa le condizioni cui sarebbe subordinata la proposta vincolante da parte di AIR FRANCE/KLM :

· Accettazione dell’offerta da parte del vertice Alitalia sul piano industriale;

· Parere favorevole del Governo italiano;

· Raggiungimento di una intesa sindacale;

· Parere antitrust.

Il Presidente ha sottolineato che Alitalia ha sostenibilità finanziaria per un tempo ristrettissimo non rilevando spazio per altri percorsi.

Quanto sopra è la rappresentazione puntuale di quanto è stato illustrato nel corso della riunione di ieri.

Pur riconoscendo al Dott. Prato linearità di comportamento e professionalità relazionale, non si può non rilevare l’assenza di dati concreti e di merito circa la possibilità di procedere con la tranquillità annunciata dallo stesso e vagheggiata da taluni verso l’epilogo della vicenda Alitalia.

Non vi è alcun dubbio sul fatto che ci troviamo di fronte ad una resa incondizionata da parte del Governo e dell’Azionista che dopo una serie di errori, da ultimo il fallimento della gara pubblica (forse voluto ad arte), ha rinunciato anche alla dignità di rappresentare l’insieme degli interessi del Paese, da quelli socio-economici a quelli delle infrastrutture, eliminando ogni possibilità di indirizzo strategico e politico di un settore come il Trasporto Aereo da tutti ritenuto , fino ad oggi solo a parole, necessario per l’Italia, i suoi cittadini e le sue imprese.

Nel prendere atto del quadro di grande incertezza per il futuro dei Lavoratori del Gruppo Alitalia, ribadiamo viva preoccupazione circa la qualità e la quantità di attività cui si prevede di contrarre, il numero di macchine da dismettere, sul numero di esuberi, anche tra il personale navigante, sul destino lavorativo professionale di chi resta. A tale proposito regna l’incertezza sul destino dei molti lavoratori precari di tutte le categorie oltre alla nota posizione, già ampiamente manifestata, sul mantenimento del perimetro aziendale e assetti societari che mantengano la quota di controllo in capo ad ALITALIA.

Per chi guarda agli interessi di tutte le categorie del gruppo Alitalia e non solo, non si può fondare una discussione così importante su vaghe rassicurazioni, non si può ritenersi soddisfatti dal livello di trasparenza dell’operazione. Non si può permettere al Governo di eludere le proprie responsabilità.

Pertanto nei prossimi incontri ove è prevista la partecipazione dei vertici di AIR FRANCE, presumibilmente dopo la presentazione dell’offerta vincolante prevista per il 14 marzo, esamineremo il merito industriale del Piano dell’acquirente. Non accetteremo la logica del “prendere o lasciare” non ci faremo strozzare dall’ipotesi del fallimento già in rampa di lancio in queste ore. L’accordo ( non un accordo qualsiasi ) sarà possibile solo se saranno condivisi i nodi industriali da sempre posti da queste Organizzazioni Sindacali: quale idea di Azienda; quanto e quale lavoro; quanta e quale occupazione; quale prospettiva industriale. Un accordo che nell’eventualità si realizzasse, dovrà necessariamente essere sottoposto alla validazione dei lavoratori.

(Comunicato Stampa FILT CGIL e FIT CISL)

2008-03-10