ALITALIA, UIL LASCIA IL TAVOLO CON AIR FRANCE

azE’ cominciato poco prima delle 15, al quartier generale della Magliana a Roma, l’incontro fra i numeri uno di Alitalia, Maurizio Prato, ed Air France-Klm, Jean-Cyryl Spinetta, e i rappresentanti delle nove sigle dei lavoratori di Alitalia. A quanto si apprende da chi partecipa all’ incontro, l’aria appare tesa. Al centro della riunione l’ultimo piano del gruppo franco-olandese per acquistare l’ex compagnia di bandiera.

La Uil ha abbandonato il tavolo del negoziato con Air France perche’ manca un ”contesto politico sereno” e un governo che possa dare ”garanzie”. Lo riferiscono partecipanti alla trattativa. il presidente di Air France Spinetta si e’ detto ”dispiaciuto”, ha preso atto della decisione della Uil ma ha continuato la trattativa.

Trovare una “base d’accordo” entro domani perché i tempi per trattare sono “contenuti”. E’ questa la dichiarazione con cui il presidente di Alitalia Maurizio Prato ha aperto l’incontro con i sindacati e Air France.

INCONTRO VERITA’
Riparte oggi il confronto tra sindacati e vertici di Alitalia ed Air France-Klm, a Roma presso il centro direzionale di Alitalia. La posizione dei piloti resta la più dura sul fronte del no: il numero degli esuberi, salito a 507 nell’ultima fase della trattativa tra Air France e Alitalia (per la decisione dei francesi di inserire nel progetto la riduzione subito e la chiusura nel 2010 dei voli full cargo di Alitalia), viene considerato un prezzo troppo alto dalle associazioni di categoria. Mentre ‘apertura dei francesi sulle attivita’ di handling e manutenzione leggera a Fiumicino, inserite nel perimetro dell’offerta con l’ultima proposta di accordo, ha ammorbidito ma non risolto il confronto sul futuro delle attività oggi deconsolidate sotto Az Servizi.

Intanto oggi, in avvio di seduta, il titolo Alitalia e’ stato sospeso. Il guadagno teorico é dell’11,94% a 0,455 euro.

“A queste condizioni non è possibile un pre-accordo: tanto vale aspettare”, fa sapere il segretario generale della Uil Luigi Angeletti, sulla possibilità che Air France chieda ai sindacati di firmare un pre-accordo sul piano industriale.

Intanto i sindacati di base Rsa SdL, Cigl, Uil, Ugl di Magliana chiedono che i lavoratori dello scalo milanese non vengano sacrificati ed esortano tutte le segreterie nazionali a rimuovere gli ostacoli presenti nel confronto con Air France.

Secondo Berlusconi “e’ una follia rinunciare alla compagnia di bandiera”. Il leader del Pdl lo ha ribadito durante un comizio organizzato dal Partito Pensionati di Carlo Fatuzzo che si presenta nel Popolo della Libertà alle prossime elezioni. Berlusconi ha spiegato che uno dei suoi primi impegni al governo sarà “mantenere italiana la compagnia di bandiera”.

A detta di Pier Ferdinando Casini “occorre togliere il diritto di veto alle corporazioni interne, che non hanno fatto certo l’interesse dell’ Alitalia”. Per il resto Casini ribadisce tutti i propri dubbi sulla presunta cordata italiana, attaccando di nuovo Berlusconi: “E’ é un’occasione persa per la serietà della politica – osserva Casini – evocare una cordata italiana, quando non si capisce chi ne debba far parte”. “Si sarebbero materializzati prima – aggiunge Casini – e non dopo le elezioni”. Secondo Casini, con Air France “la trattativa è stata condotta con i piedi e con un grande dilettantismo da parte del governo” e l’unico elemento positivo di una possibile cordata italiana è quello di aver avuto finora “un effetto benefico sulle trattative con Air France”.

“Mi auguro che si concluda positivamente tra Alitalia e Air France la trattativa, perché al momento non ci sono alternative concrete”, ha detto il ministro degli affari regionali e autonomie locali Linda Lanzillotta. Per quanto riguarda Malpensa Lanzillotta ha ribadito che ‘e’ un problemà che deve essere affrontato separatamente dal problema Alitalia. “Malpensa deve cogliere tutte le opportunità che derivano da un mercato del traffico aereo che si sta sempre più sviluppando – ha detto il ministro – e che sicuramente rimpiazzerà i vuoti lasciati da Alitalia, anche se bisogna accompagnare con ammortizzatori questa fase di transizione difficile e dolorosa”.

Intanto oggi sul tavolo del confronto restano nodi delicati: preoccupa, per esempio, il futuro degli stabilimenti Atitech di Napoli (oggi i lavoratori torneranno a Roma per presidiare il centro direzionale di Alitalia dove è previsto l’incontro dei sindacati con Spinetta). I francesi sono rimasti fermi sul numero complessivo degli esuberi previsti, 2.100, e non hanno fatto sconti sulle misure di risanamento e ristrutturazione, come per i tagli alla flotta che per i sindacati pregiudicano le possibilità di porre le basi per un successivo rilancio.

Anche il cappio dei tempi stretti sarà uno dei temi di confronto al tavolo. Il termine per raggiungere una intesa resta al momento fissato alla mezzanotte di oggi: i sindacati hanno chiesto più tempo, Air France-Klm è d’accordo, ma il cda di Alitalia è pressato dall’imminente rischio di una crisi di liquidità e non ha ancora deciso. Potrebbe tornare a riunirsi domani. Intanto, rilanciata dal dibattito politico, l’ipotesi di una cordata italiana alternativa resta nell’ombra.

(Ansa)

2008-03-31