L’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo (Iata) ha diffuso i dati relativi al traffico internazionale che rivelano che a febbraio il load factor medio è sceso al 73,3%. Questo dato rappresenta il calo più significativo in quattro anni.
“Se rettifichiamo i dati per l’influsso dell’anno bisestile, la domanda passeggeri è aumentata del 4-5% mentre il trasporto merci aereo è stato ancor più lento, registrando una variazione del 2-3%. La domanda cresce ancora ma ci troviamo chiaramente ad un livello diverso rispetto alla crescita del 7,4% e del 4,3% registrata nel 2007 rispettivamente per il traffico passeggeri e per il trasporto merci aereo. Le cose stanno rallentando”, ha dichiarato Giovanni Bisignani, direttore generale e ad di Iata.
Il coefficiente di carico europeo ha registrato un calo pari a 1,6 punti percentuali, assestandosi al 71,7. I vettori asiatici hanno visto il loro coefficiente di carico scendere di 0,3 punti percentuali al 75,2 mentre le compagnie aeree del Nord America hanno subito un calo di 0,4 punti percentuali al 74,0. Il Medio Oriente ha visto un calo di 0,9 punti percentuali al 72,6%, proporzionato rispetto ad una crescita del 20,3% del traffico passeggeri sostenuta dal settore petrolifero. Questo dato rappresenta una forte crescita anche tenendo conto dell’influsso dovuto all’anno bisestile.
Hanno fatto eccezione l’Africa, dove una contrazione della disponibilità ha spinto il coefficiente di carico al 67,4% con un aumento di 2 punti percentuali, e l’America Latina, dove una forte bilancia dei pagamenti e la domanda di materie prime provenienti dai partner commerciali asiatici hanno spinto i coefficienti di carico al 73,0% con un aumento di 0,9 punti percentuali.
Sullo sfondo del rallentamento dell’economia USA, è appena entrato in vigore l’accordo Usa-Ue su OpenSkies. Il debole dollaro statunitense e le forti economie di Asia ed Europa stanno spingendo verso l’alto le esportazioni ed i viaggi in uscita dagli Usa. I vettori americani stanno incrementando il traffico transatlantico con numeri a due cifre. Al contrario, la competitività dei vettori europei viene influenzata negativamente dall’Euro forte che sta inoltre scoraggiando le esportazioni europee.
(Avionews)
APPROFONDIMENTI:
– sito IATA