Uno studio svolto da PricewaterhouseCoopers (PwC), chiamato “economic impact of Air Passenger Duty”, commissionato dalle quattro principali compagnie aeree del Regno Unito riguardo l’impatto economico della Air Passenger Duty, dimostra che la sua abolizione potrebbe portare ad un rilancio per l’economia britannica e alla creazione di quasi 60.000 nuovi posti di lavoro. Willie Walsh, amministratore delegato di IAG, che controlla British Airways, Carolyn McCall, CEO di easyJet, Michael O’Leary, amministratore delegato Ryanair e Craig Kreeger, amministratore delegato di Virgin Atlantic congiuntamente hanno detto: “Il rapporto PwC sottolinea il ruolo fondamentale che il trasporto aereo gioca come motore di crescita economica sia per il commercio internazionale che per il turismo. Si conferma che l’abolizione dell’ APD fornirebbe all’ economia del Regno Unito una spinta, necessaria in questo periodo, che realizzerebbe lo 0,46% del PIL nel primo anno, e almeno 16 miliardi di sterline nei primi tre anni, e si tradurrebbe in 60.000 nuovi posti di lavoro nel Regno Unito”.
“E’ la prova che l’ APD è una delle tre imposte più distruttive, accanto a Corporation Tax e Fuel Duty”. “Con l’abolizione dell’ APD l’industria aeronautica sarebbe in grado di muoversi rapidamente per aggiungere nuovi voli dentro e fuori del Regno Unito, investire in nuovi prodotti e servizi, creando nuove opportunità per le imprese e nuovi posti di lavoro, tanto necessari in tutto il Regno Unito”.
(Ufficio Stampa easyJet)