NTSB: INDIVIDUATA L’ORIGINE DEL BATTERY FIRE SUL 787 JAL

In una conferenza stampa, il presidente di NTSB, Deborah A.P. Hersman, ha comunicato che è stata individuata l’origine dell’incendio della batteria che si è verificato su un 787 Japan Airlines a Boston Logan Airport, e ha dichiarato che il focus dell’indagine riguarderà la progettazione e i requisiti di certificazione del battery system. “Le Compagnie aeree statunitensi trasportano circa due milioni di persone attraverso i cieli in modo sicuro ogni giorno, e ciò è stato realizzato in gran parte grazie alla ridondanza della progettazione e ai vari layer di difesa”, ha detto Hersman. “Il nostro compito è ora quello di vedere se un numero sufficiente e opportuno di layer di difesa e di controlli siano stati inseriti nella progettazione, realizzazione e certificazione di questa batteria”.

Dopo un esame completo della batteria agli ioni di litio del velivolo JAL, composta da otto celle singole, i ricercatori hanno determinato che la maggior parte degli elementi di prova provenienti dal registratore dei dati di volo e dai danni sia termici che meccanici, indicano l’avvio dell’ evento in una singola cella. Questa cella mostrava segni multipli di corto circuito, che hanno portato ad una condizione di deriva termica, propagata poi a cascata alle altre celle. I componenti della batteria carbonizzati indicano che la temperatura all’interno del battery case ha superato i 500 gradi Fahrenheit.

Mentre gli investigatori lavorano per trovare la causa del corto circuito iniziale, vengono esclusi danni meccanici da impatto o corto circuiti esterni alla batteria. È stato determinato che i segni di deformazione e i segni dovuti ad archi elettrici sulla batteria si sono verificati a causa del malfunzionamento della batteria, e non sono una causa dello stesso. Il Presidente Hersman ha detto che le cause potenziali del corto circuito iniziale sono in corso di valutazione, e comprendono la ricarica della batteria, la progettazione e la costruzione della batteria, la possibilità di difetti introdotti durante il processo di fabbricazione.

NTSB indica che Boeing, durante il processo di certificazione del 787, ha studiato i possibili guasti che potrebbero verificarsi all’interno della batteria. Tali valutazioni includono la probabilità di particolari tipi di failure, nonché gli effetti che potrebbero avere sulla batteria. Nei test per convalidare queste valutazioni, Boeing non ha trovato alcuna prova di propagazione cella-cella o propagazione del fuoco, entrambi i quali si sono verificati nel caso JAL. L’NTSB ha appreso che nell’ambito della valutazione dei rischi condotta durante il processo di certificazione, Boeing ha determinato che la probabilità di un evento di emissione di fumi da una batteria del 787 si realizzerebbe meno di una volta ogni 10 milioni di ore di volo. Notando che ci sono stati due eventi critici della batteria sulla flotta di 787 con meno di 100.000 ore di volo, Hersman ha detto che “il tasso di guasto è superiore a quello previsto come parte del processo di certificazione, e la possibilità che un corto circuito in una singola cella potrebbe propagarsi alle celle adiacenti, provocando incendi e fumo, deve essere riconsiderata”.

L’inchiesta continua, e comprenderà prove su alcune delle batterie che erano state sostituite dopo essere state in servizio nella flotta 787. NTSB continuerà a condividere i suoi risultati in tempo reale con la FAA, Boeing, il Japan Transport Safety Board, il Bureau d’Enquêtes et d’Analyses. “La decisione riguardo il ritorno in volo della flotta 787 spetterà alla FAA, sottolineando l’importanza della cooperazione e del coordinamento tra le nostre agenzie”, ha detto Hersman.

(Ufficio Stampa NTSB)