Airbus ha celebrato in questi giorni il 20° anniversario del primo volo MOZAIC (Measurement of Ozone by Airbus in-service Aircraft), effettuato insieme ai propri partner, operatori, e alla comunità scientifica mondiale, sottolineando così il forte impegno del costruttore di aeromobili nel migliorare le conoscenze scientifiche sulla ricerca climatica. 20 anni dopo il lancio di MOZAIC, 7 aeromobili Airbus widebody (6 A340-300 e un A330) dotati di dispositivi per le rilevazioni, volano quotidianamente in tutto il mondo grazie al supporto delle compagnie aeree associate al programma: Lufthansa, China Airlines, Air France, Iberia, Cathay Pacific e Air Namibia.
“Oggi non esiste un modello atmosferico o climatico che non utilizzi gli enormi database di MOZAIC e IAGOS per mettere a punto i dati raccolti”, ha dichiarato Rainer Von Wrede, Head of Environment for Engineering and Research & Technology di Airbus. “Grazie alla nostra partecipazione e alle solide partnership con compagnie aeree, laboratori e istituti, la comunità scientifica ha una maggiore conoscenza dei cambiamenti atmosferici e climatici”.
I dati scientifici raccolti, tra cui i dati in tempo quasi reale per le previsioni meteorologiche, e le previsioni sul clima e sulla qualità dell’aria, vengono verificati e inseriti nei database MOZAIC/IAGOS con accesso libero per le comunità scientifiche internazionali e per quelle incaricate di creare le policy. I dispositivi per le rilevazioni raccolgono informazioni fondamentali necessarie per la ricerca, quali ad esempio i parametri degli aeromobili (data/ora, geolocalizzazione, direzione e velocità del vento, temperatura, pressione) e dati atmosferici quali le concentrazioni di ozono, vapore acqueo e monossido di carbonio. A oggi sono state aggiunte ai database MOZAIC/IAGOS le rilevazioni raccolte da oltre 41.000 voli di linea, iniziate con i primi dati rilevati dall’A340 operato da Air France in volo tra Caracas a Bogotá nell’agosto 1994.
Inaugurato nel 1993, il programma europeo MOZAIC si è evoluto, nel 2005, nella infrastruttura europea di ricerca IAGOS-DS (In-Service Aircraft for a Global Observing System), successivamente diventata nel 2011 IAGOS-ERI, potenziando le capacità di rilevazione a lungo termine nel mondo effettuate a bordo di aeromobili Airbus operati sul lungo raggio.
(Ufficio Stampa Airbus)