Un A330-200 operato da KLM Royal Dutch Airlines (volo KL767) ha portato a termine il più lungo volo di linea mai realizzato da un aeromobile Airbus alimentato con carburanti sostenibili. L’aeromobile, grazie a una miscela di carburante composta per il 20% da oli da cucina, ha compiuto un volo di 10 ore dall’aeroporto di Schipol all’isola di Aruba, nelle Antille Olandesi. Il ruolo principale di Airbus in questo progetto è quello di raccogliere dati prima, durante e dopo il volo (analisi delle prestazioni del motore, del fuel system, ecc) per meglio comprendere gli effetti dell’utilizzo di carburanti non derivati da petrolio rispetto a quelli tradizionali. Questo volo è il primo di una serie di circa 20 voli di linea a lungo raggio utilizzando aeromobili Airbus nel contesto dell’iniziativa europea IATAKA (Initiative Towards sustAinable Kerosene for Aviation) che mira a velocizzare il commercio di biocarburanti per l’industria dell’aviazione in Europa.
Finanziato dall’Unione europea, ITAKA è un progetto di collaborazione il cui scopo è quello di creare carburante sostenibile per l’industria dell’aviazione, e testarlo sui sistemi esistenti e durante le normali operazioni di volo in Europa assieme a KLM. Il progetto permetterà inoltre di stabilire un legame tra la domanda e l’offerta, stabilendo quindi relazioni tra produttori di materie prime, produttori di biocarburanti, distributori e compagnie aeree. “Quale costruttore di aeromobili leader di mercato, la partecipazione di Airbus all’iniziativa ITAKA insieme a KLM tramite l’impiego di un A330-200 – l’aeromobile più efficiente in termini di risparmio di carburante nella sua categoria – è fondamentale per il suo ruolo di catalizzatore nella commercializzazione di carburanti sostenibili”, ha dichiarato Andrea Debbané, Vice President of Environment Affairs di Airbus. “Siamo lieti che l’Unione europea ci sostenga appieno nel progetto ITAKA, supportando così l’iniziativa al fine di sviluppare biocarburanti per l’industria dell’aviazione”.
Airbus partecipa ai maggiori progetti finanziati dall’Unione europea, tra cui il Single European Sky (SES), il SESAR, per modernizzare il sistema di gestione del traffico aereo, e CleanSky, un programma che mira ad accelerare gli sviluppi delle tecnologiche innovative e a ridurre i tempi di commercializzazione di soluzioni più innovative e più efficienti dal punto di vista ambientale testate su dimostratori di larga scala.
(Ufficio Stampa Airbus)