Boeing prevede ordini per 36.770 nuovi aerei nei prossimi 20 anni, pari ad un aumento del 4,2% rispetto alle previsioni dello scorso anno. La compagnia ha pubblicato il Current Market Outlook (CMO) annuale oggi a Londra, riportando un valore complessivo stimato per i nuovi aerei pari a 5,2 trilioni di dollari. “Il mercato attuale è forte e resistente”, ha dichiarato Randy Tinseth, vice president Marketing di Boeing Commercial Airplanes. “Con l’entrata in servizio a breve di aerei nuovi e più efficienti, la crescita del trasporto aereo sarà trainata dai clienti che desiderano volare dove e quando vogliono”. Le previsioni di quest’anno sono alimentate dal mercato degli aerei a corridoio singolo, tra tutti il segmento più dinamico e che registra la crescita più rapida, grazie alla continua comparsa di vettori low-cost. Si stima un fabbisogno di 25.680 nuovi velivoli nel segmento, pari al 70% delle unità totali previste.
“Considerata la straordinaria quantità di ordini e consegne, siamo in grado di identificare negli aerei da 160 posti il fulcro del segmento a corridoio singolo”, ha affermato Tinseth. “Non c’è dubbio: il mercato predilige questa categoria, dove flessibilità del network ed efficienza dei costi coesistono. Il 737-800 Next-Generation e il nuovo 737 MAX 8 offrono ai nostri clienti le maggiori potenzialità di guadagno in uno spazio di medie dimensioni”.
Boeing prevede un fabbisogno di 8.600 nuovi aerei nel segmento a doppio corridoio, primi fra tutti i piccoli aerei widebody tra i 200 e i 300 posti, come i Dreamliner 787-8 e 787-9. Le previsioni attuali riflettono uno spostamento continuo della domanda dagli aerei più grandi ai nuovi efficienti bimotore, come il 787-10 ed il nuovo 777X. “Grazie alla gamma widebody più completa del settore, siamo certi di soddisfare le esigenze dei nostri clienti, oggi e in futuro”, ha aggiunto Tinseth. I mercati dell’area Asia-Pacifico, tra cui la Cina, continueranno ad essere i primi nei prossimi due decenni in termini di consegne complessive di aerei. Consultare il link www.boeing.com/cmo per accedere alla relazione completa.
(Ufficio Stampa Boeing)