La crescita dell’aviazione in Medio Oriente è stata notevole, tanto che poche regioni al mondo possono eguagliarla. Negli ultimi dieci anni i viaggi verso, da e all’interno della regione si sono quadruplicati così da farle guadagnare il titolo di crocevia del trasporto aereo attuale. Grazie a aeromobili come l’A380, l’A350 XWB, l’A330 e l’A330neo, ora ben oltre il 90% della popolazione a livello globale può viaggiare passando per il Medio Oriente. Secondo le più recenti stime il settore dell’aviazione supporta 2 milioni di posti di lavoro e 116 miliardi di US$ per quanto riguarda il PIL nella regione.
Nei prossimi 20 anni (2015-2034) il traffico in Medio Oriente crescerà del 6%, ben al di sopra della media globale del 4,6%. Questo porterà una domanda di quasi 2.460 nuovi aeromobili passeggeri e cargo per un valore di 590 miliardi di US$. Di questi circa 1.890 risponderanno a necessità di accrescimento, mentre 570 saranno utilizzati per le sostituzioni. Entro il 2034 la flotta di aeromobili passeggeri e cargo nella regione del Medio Oriente risulterà pressoché triplicata, da quasi 1.100 nel 2015 a oltre 2.950 entro il 2034.
Il lungo raggio è al centro della crescita del traffico internazionale e questo è possibile attraverso l’utilizzo di aeromobili wide-body come l’A380, l’A330 e sempre più in futuro dell’A350 e dell’A330neo. Nei prossimi 20 anni si stima che la regione richieda circa 1.570 aeromobili widebody per soddisfare la domanda.
La crescita interna e inter-regionale sta diventando sempre più rilevante, anch’essa di circa il 6%. Entro il 2034 il Medio Oriente necessiterà di 890 aeromobili a corridoio singolo per rispondere all’aumento del numero di megalopoli da quattro a nove e al raddoppio della propensione a viaggiare sia per affari che per turismo (leisure e culturale), entrambi alimentati dall’urbanizzazione.
Le economie emergenti sono oggi i veri motori della crescita del traffico aereo a livello globale. Tassi di crescita economica nelle economie confinanti come Cina, India e Africa raggiungeranno una media del 5,8% annuo, raddoppiando la propria popolazione di classe media a 4 miliardi di persone. Entro il 2034 i 6,3 miliardi di persone in queste economie rappresenteranno il 40% dei consumi privati a livello globale, rispetto al 31% di oggi, una tendenza positiva per queste economie e per la crescita del trasporto aereo.
“L’impressionante crescita del Medio Oriente come crocevia del trasporto aereo a livello globale è in gran parte dovuto agli aeromobili wide-body”, ha dichiarato John Leahy, Chief Operating Officer – Customers di Airbus. “Anche le rotte regionali e domestiche sono in crescita con i nostri prodotti a corridoio singolo. Le economie emergenti con le classi medie in crescita, e di conseguenze le loro necessità da soddisfare, continueranno a essere un forte catalizzatore per la crescita del traffico aereo”.
Nei prossimi 20 anni (2015-2034) secondo il Global Market Forecast di Airbus, il traffico passeggeri a livello globale crescerà a una media del 4,6% annuo, spingendo la necessità di circa 32.600 nuovi aeromobili (31.800 per il trasporto passeggeri della capacità di 100 posti e oltre, e 800 cargo) per un valore di 4,7 trilioni di US$. Entro il 2034 le flotte passeggeri e cargo saranno più del doppio, passando dai 19.000 aeromobili attuali a 38.500. Circa 13.100 aeromobili passeggeri e cargo meno efficienti per quanto riguarda i consumi di carburante saranno ritirati dal mercato.
Dal 1980 la capacità media degli aeromobili è cresciuta del 40%. Le compagnie aeree optano per aeromobili con maggiore capacità per rendere più efficiente l’utilizzo degli slot, in particolare negli aeroporti in cui risulta più complicato aumentare le frequenze dei voli. L’attenzione verso la crescita sostenibile ha portato negli ultimi 40 anni a una riduzione del consumo di carburante e del rumore di almeno il 70% e questa tendenza continua con innovazioni come l’A320neo, l’A330neo, l’A380 e l’A350 XWB.
(Ufficio Stampa Airbus)