Presentato oggi a Milano il Rapporto sull’andamento del traffico aereo in Italia nell’ultimo anno. Un bilancio positivo, ma restano alcuni nodi da sciogliere. A cominciare dall’eccessiva imposizione fiscale e dalla normativa incerta. Per questo motivo l’associazione delle compagnie aeree operanti in Italia scende in campo per difendere gli interessi dei vettori e dei consumatori. In un incontro con la stampa tenutosi oggi al Doria Grand Hotel di Milano, il presidente dell’IBAR (Italian Board Airline Representatives), Umberto Solimeno e il segretario generale, Luciano Neri, hanno illustrato il rapporto sui flussi del traffico aereo in partenza dall’Italia nel 2015.
Nel corso dello scorso anno, ha spiegato Neri, “si è registrato un buon andamento dei volumi accompagnato da un costante calo delle tariffe”. A fare la parte del leone, sottolinea, l’Asia. A crescere, è stato soprattutto il sub-continente indiano che ha registrato un +8,1%, seguito dall’Asia continentale (+ 6,1%) e il Sud-Est asiatico (+5,8 %). A Ovest – soprattutto grazie alla buona performance del Sud America (+6,5%) – i volumi complessivi rimangono sostanzialmente stabili (-1%). Guardando più a Sud rispetto alla Penisola, a causare un calo nei flussi verso l’Africa settentrionale (-11,7%), è stata l’instabilità geopolitica. Una instabilità che nel corso del 2015 si è fatta sentire anche sui risultati dell’intero continente (-4,9%) e che per converso si è riverberata positivamente sulla performance dell’Europa meridionale. In Italia, invece, continua il travaso di traffico a vantaggio dell’Alta velocità ferroviaria, facendo così registrare un -3.3%.
Sul fronte tariffario, nel 2015 il calo del costo medio dei biglietti per viaggi intercontinentali si attesta al 2,9% e raggiunge il 4,3% in ambito Europeo. Se il bicchiere, dunque, fa sapere l’IBAR è mezzo pieno, rimangono alcuni nodi da sciogliere. Problematiche con cui l’industria del trasporto aereo, in tutte le sue componenti, deve confrontarsi quotidianamente, ha detto intervenendo il presidente dell’associazione, Umberto Solimeno. Fra queste la tassazione, in particolare riguardo l’Iresa Lazio e l’addizionale municipale destinata all’INPS.
Riguardo il quadro normativo, permangono delle incertezze, come due autorità che vigilano su uno stesso settore, sovrapposizione di Enti e una legislazione incerta.
Sugli aeroporti, le problematiche riguardano la procedura di infrazione UE sui contratti di programma in deroga (aeroporti di Milano, Roma e Venezia) e ruolo dell’ENAC, gli aumenti tariffari accordati con una remunerazione del capitale – mediamente il 10% – fuori mercato, gli adeguamenti tariffari concessi con preavviso troppo breve, anche in questo caso con danni per i Vettori che si vedono costretti a corrispondere importi non incassati.
Le compagnie aeree, ha concluso Solimeno, “non possono essere più considerate il bancomat a cui attingere per esigenze di fiscalità generale o per investimenti sulle infrastrutture che competono ad altri. Per questo motivo, l’IBAR tutelerà in tutte le Sedi – sia nazionali che europee – gli interessi dei vettori e dei consumatori contro ogni ulteriore aggravio impositivo su un settore di vitale importanza per l’economia del Paese”.
Il rapporto IBAR analizza, con cadenza trimestrale, un database di 13 milioni di biglietti (di cui circa 4 milioni per viaggi intercontinentali) emessi annualmente in Italia, per un valore superiore ai 4,3 miliardi di euro. Mentre i dati disponibili non sempre forniscono un quadro chiaro e tempestivo sui flussi di traffico e le mete preferite dagli italiani, il rapporto IBAR fotografa nel dettaglio le vendite di oltre 2000 Agenzie di Viaggio affiliate alla IATA Italia. Non sono inclusi nel rapporto gli acquisti effettuati direttamente sui siti web delle singole compagnie aeree, mentre sono conteggiate tutte le transazioni transitate sui siti delle cosiddette OLTA (Portali di vendite online).
L’IBAR (Italian Board Airline Representatives) è la Associazione che rappresenta direttamente 55 Compagnie Aeree – Italiane e straniere – operanti in Italia. Il totale degli Vettori associati supera le 100 unità , tenendo conto dei Vettori iscritti attraverso le proprie rappresentanze commerciali presenti nel nostro Paese. Scopo principale della Associazione è la rappresentanza dei Vettori nei rapporti con le istituzioni e con tutti gli altri componenti della filiera del trasporto aereo. IBAR osserva strettamente le vigenti normative Antitrust e pertanto non interviene in questioni di natura commerciale che riguardano i singoli Soci. L’Associazione si adopera per lo sviluppo del trasporto aereo in Italia e, in tale ambito, per la realizzazione di un mercato aperto ed efficiente.
(Ufficio Stampa IBAR – Italian Board Airline Representatives)