Ryanair ha richiesto un voto per il ‘sì’ al referendum europeo il 23 giugno. Ryanair, che impiega oltre 3.000 persone attraverso le sue 13 basi aeroportuali e porta più di 35 milioni di clienti tra il Regno Unito e l’Europa ogni anno, ha confermato che si impegnerà attivamente in una campagna per il ‘sì’. Uno dei grandi successi dell’Europa è stato l’avvento della deregulation delle compagnie aeree alla fine del 1980, che ha favorito l’ascesa delle compagnie aeree a tariffe basse, che hanno trasformato il trasporto aereo, in particolare nelle regioni della Gran Bretagna, dove Ryanair è in forte crescita in città come Birmingham, Bristol, Edimburgo, Glasgow e Manchester, informa la compagnia nel suo comunicato. Tuttavia, prosegue Ryanair, negli ultimi anni, alcuni dei benefici sono stati erosi da regolamenti governativi, inclusa la travel tax del Regno Unito APD e i ritardi del progetto Single Sky. Ryanair resta critica su vari fattori che impediscono la crescita del settore low cost, ma rimane ancora un sostenitore della permanenza del Regno Unito in Europa.
A Londra, Michael O’Leary di Ryanair ha detto: “Come più grande compagnia aerea del Regno Unito, per Ryanair è assolutamente chiaro che l’economia del Regno Unito e le sue future prospettive di crescita sono più forti come membro dell’Unione europea rispetto ad essere fuori dell’UE”.
(Ufficio Stampa Ryanair)