I NUOVI PROGRAMMI INFLUENZANO I BILANCI DI AIRBUS E BOEING

Il 27 luglio 2016 il Gruppo Airbus ha annunciato di aver iscritto nel secondo trimestre un onere di 385 milioni di euro (426 milioni di dollari) riguardante il programma A350 XWB, a fronte dei ritardi di consegna da parte dei fornitori di componenti. L’accelerazione della produzione del nuovo bireattore a lungo raggio comporta delle sfide – osserva il gruppo europeo – ricordando che nel primo semestre sono stati consegnati solo dodici esemplari. Il CEO di Airbus Group Tom Enders sottolinea che si tratta delle prime spese sostenute per l’A350, “il che significa che procede bene”, dato che le spese di sviluppo del programma saranno rimborsate entro il 2020. A proposito dell’A380, Airbus ricorda che il ciclo di produzione scenderà a 12 consegne all’anno a partire dal 2018. Per quel che riguarda i velivoli A320 single-aisle, proseguono i preparativi per l’accelerazione della produzione “con problemi temporanei principalmente a livello di fornitori, che dovranno essere risolti entro la fine del 2016”. Otto A320neo sono stati consegnati ai tre proprietari nel primo semestre, senza contare il primo A320neo dotato di motori CFM Leap-1A consegnato in luglio.

Il secondo trimestre 2016 di Boeing è stato caratterizzato nel settore aviazione civile dalla riclassificazione degli oneri già annunciata riguardante due 787 Dreamliner impiegati per i voli di prova, per 1,235 miliardi di dollari, e da un pre-tax charge pari a 1,188 miliardi di dollari per il programma 747; in quest’ultimo caso il calo del mercato air cargo impedisce al costruttore di aumentare nel 2019 la produzione del 747-8 ad un aereo al mese come previsto. Boeing ha ugualmente raggiunto fra aprile e giugno un ritmo di produzione di 12 Dreamliner al mese; ha inoltre aperto un centro a Everett per la produzione delle ali del futuro 777X e prodotto i primi due 737 MAX 8, il cui il programma di sviluppo “procede senza intoppi, con un’entrata in servizio anticipata”.

I risultati dei due costruttori sono inoltre appesantiti dai programmi militari, Airbus A400M da un lato e il tanker Boeing KC-46 dall’altro. Nell’insieme delle attività, il gruppo Airbus mostra nel primo semestre un risultato netto semestrale di 1,76 miliardi di euro, in rialzo del 16% rispetto allo stesso periodo del 2015, con un fatturato stabile a 28,75 miliardi. Boeing a sua volta termina i primi sei mesi dell’anno con un risultato netto di 985 milioni di dollari, in calo del 60% (con una perdita netta di 234 milioni di dollari nel Q2), con un fatturato in aumento dell’1% a 47,387 miliardi di dollari.

Entrambi i costruttori rimangono stabili con un ampio portafoglio ordini per i soli aerei commerciali: oltre 6700 velivoli ancora da consegnare per il primo e quasi 5700 per il secondo.

(Articolo tratto da www.air-journal.fr – Traduzione a cura di Elisa Frascari)

2016-09-04