Le idee sembrano chiare, e vengono esposte al TTG Incontri: è necessario che attori eterogenei, finora abituati a muoversi in autonomia, si uniscano e producano idee vincenti; è questo l’augurio che Lucio Laureti – ?Vicepresidente e componente Consiglio di Amministrazione presso Airiminum S.p.A – sembra fare se stesso, all’azienda che rappresenta e all’area di riferimento all’interno del convegno “Why Romagna?” tenutosi oggi in fiera. L’aeroporto “Federico Fellini” di Rimini ha riaperto non senza difficoltà, e serve svilupparlo.
In un contesto di più ampio respiro emerge la necessità di arricchire l’esperienza del turista; ciò può significare rendersi più interconnessi con l’attuale sistema intermodale della Regione, integrando trasporti pubblici e privati; ma anche fornire alla clientela servizi aeroportuali di eccellente livello, ricordando che per i passeggeri il passaggio dal Fellini rappresenta la prima ora di vacanza in terra romagnola oppure le ultime due ore prima del rientro a casa (in ogni caso momenti chiave).
L’idea di base è di creare una struttura di base dell’aeroporto, e tessere accordi affinché Francoforte possa essere destinato ad hub internazionale e Roma Fiumicino come hub nazionale; al netto di questo, già dal 2017 l’obiettivo è tornare a portare turisti russi, creare un varco per lo sviluppo di flussi turistici dall’area di Israele, e tornare a convincere il Nord Europa – magari grazie ad una low-cost affidabile da usare come partner – a veicolare turisti verso la Romagna.
Restano, probabilmente, i problemi di sempre, su tutti un’area vocata ad una forte stagionalità, e per la quale ogni investimento va meticolosamente ponderato; ciò che brilla ad agosto potrebbe non luccicare adeguatamente a novembre.
Un grosso “in bocca al lupo” ad Airiminum, nella speranza che sia l’inizio di un lungo cammino.
(Fabrizio Ripamonti – MD80.IT)