easyJet, compagnia aerea leader in Europa, ha celebrato giovedì 16 dicembre la cerimonia di battesimo di un aeromobile intitolato a Amy Johnson, dedicato alla famosa pilota che volò in solitaria dal Regno Unito all’Australia nel 1930, un segnale volto ad incoraggiare più donne a formarsi come piloti di linea e a sottolineare l’obiettivo della compagnia di raggiungere una presenza femminile del 20% tra gli aspiranti piloti entro il 2020. In tutto il mondo la loro presenza nel settore del trasporto aereo rimane infatti bassa: solamente il 3% dei piloti commerciali sono donne e in totale solo 450 sono riuscite a diventare Comandante. Alla fine del settembre 2015, la percentuale di nuove richieste femminili era del 6%, in linea con il 5% dei piloti femminili già in azienda. Ad oggi, easyJet conta 164 piloti donne, di cui 62 comandanti, circa il 14% del totale mondiale. Nell’ottobre del 2015 easyJet ha inoltre lanciato la Amy Johnson Flying Initiative, un progetto che si propone di ispirare tutte le donne e che si è posto l’obiettivo di raddoppiare il numero di richieste femminili nell’arco di due anni, arrivando quindi al 12%.
L’iniziativa ha riscosso un tale successo, con un totale di più di 600 domande ricevute, che easyJet ha raggiunto il suo obiettivo in un solo anno, riuscendo ad assumere 33 nuovi piloti donna: alcune di loro hanno cominciato a volare con la compagnia o stanno per iniziare il training che le porterà a lavorare nel cockpit degli aeromobili easyJet. Motivata dal riscontro positivo, easyJet ha deciso di alzare il proprio obiettivo per raggiungere la più sfidante soglia del 20% di presenze femminili tra gli aspiranti piloti entro il 2020. Considerati i numeri sulle assunzioni annuali, la compagnia potrebbe arrivare ad assumere circa 50 piloti donne ogni anno.
Carolyn McCall, CEO di easyJet, ha celebrato il grande successo nel recruitment femminile, dedicando un aeromobile ad Amy Johnson, scelta come esempio per ispirare tutte le donne che desiderano intraprendere questa carriera. L’aeromobile volerà in tutto il network easyJet contribuendo a condividere e promuovere l’iniziativa.
Durante il suo discorso alla cerimonia di battesimo dell’aeromobile, Carolyn McCall ha commentato: “Sono felice di aver dedicato uno dei nostri aeromobili a una delle più celebri pilota donna della storia. 50 anni fa la maggior parte dei professionisti erano uomini, ma durante gli ultimi 50 anni c’è stato un grande progresso in ogni settore per quanto riguarda l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro, soprattutto per quanto riguarda le posizioni più alte nel campo della giurisprudenza, della medicina, dell’educazione, della finanza e della politica. Tuttavia nel settore dell’aviazione, per quanto riguarda i piloti, la percentuale non è cresciuta. Risulta difficile trovare un altro settore dove le donne siano sottorappresentate in questo modo. Vorremmo analizzare le motivazioni e capire cosa fare per bilanciare al meglio la percentuale di presenza femminile. Fin dal lancio dell’iniziativa Amy Johnson, nell’ottobre 2015, siamo stati motivati positivamente dal successo riscontrato dal progetto, e i risultati raggiunti ci indicano che è la strada giusta per il coinvolgimento del mondo femminile in questo settore. Visto il raggiungimento del nostro primo obiettivo, abbiamo deciso di proseguire su questa strada cercando di raggiungere il 20% di richieste femminili entro il 2020. Questo significa che assumeremo circa 50 piloti donna all’anno, iniziando a rinnovare l’industria in cui operiamo. Questa è una strategia a lungo termine, che spero guiderà easyJet nell’assunzione, nella formazione e nello sviluppo di un numero sempre maggiore di piloti femminili”.
Violeta Bulc, Commissario Europeo per i trasporti ha aggiunto: “Diamo il benvenuto ad un’iniziativa positiva ed incoraggiante; grazie al raggiungimento dei suoi obiettivi easyJet ha dimostrato che con il giusto impegno possiamo guidare questo cambiamento e rendere l’industria dei trasporti un ambiente più bilanciato a beneficio di tutti. Invito tutti gli stakeholder a prendere parte alle diverse iniziative, infatti con il mio team stiamo pianificando di lanciare una piattaforma per condividere queste ‘best practice’ a livello europeo”.
easyJet si è a lungo impegnata per creare un ambiente dove le donne abbiano l’opportunità di sviluppare la propria carriera e progredire all’interno dell’organizzazione. La compagnia incoraggia e supporta tutte le donne nel proprio percorso, cercando di rendere più flessibile il lavoro, offrendo la possibilità di seguire un orario di lavoro part-time, di lavorare da casa e di fare job-sharing. Attualmente, oltre il 35% delle posizioni manageriali sono ricoperte da donne, il 55% del consiglio di amministrazione di easyJet è femminile e il 22% del plc board è formato da donne.
(Ufficio Stampa easyJet)