Ryanair ha comunicato che i profitti nel Q3 sono scesi dell’8%, a € 95m (stesso periodo dello scorso anno, € 103m), le tariffe medie sono diminuite del 17%, a € 33 per passeggero, mentre il traffico è cresciuto del 16%, a 29m di clienti. I ricavi nel periodo sono incrementati dell’1%, a € 1.330m. I costi unitari nel Q3 sono stati ridotti del 12% (i costi unitari ex fuel sono diminuiti del 6%). Il CEO di Ryanair, Michael O’Leary, ha detto: “Come precedentemente annunciato, le nostre tariffe di questo inverno sono diminuite drasticamente, mentre Ryanair continua a crescere come traffico e load factor in molti mercati europei. Questi rendimenti in calo sono stati esacerbati dal forte calo della sterlina dopo il voto Brexit. Ryanair ha risposto a questo ambiente più debole continuando a migliorare la “Always Getting Better” (AGB) customer experience, riducendo i costi e stimolando la domanda attraverso la riduzione delle tariffe, fattori che hanno portato i load factor a livelli record”. Il traffico nel periodo è in crescita del 16%, a 29m, mentre il load factor è aumentato del 2%, portandosi al 95% (record per il Q3). La compagnia ha aperto 95 nuove rotte e 5 nuove basi, ed ha ricevuto 10 nuovi B737-800.
“Noi continuiamo a far crescere la capacità, con nuove rotte e nuove basi, in un momento in cui anche le altre compagnie aeree dell’Unione europea aggiungono capacità, e di conseguenza l’ambiente di prezzo rimane debole. Ci aspettiamo che l’incertezza post Brexit, la sterlina debole e altri fattori continueranno a mettere pressione al ribasso sui prezzi per il resto di quest’anno e del FY18. Nel Q3 abbiamo preso in consegna 10 nuovi aeromobili, aperto 5 basi (Bucarest, Amburgo, Norimberga, Praga e Vilnius) e lanciato 95 nuove rotte, il traffico è cresciuto del 16% a 29m. Nel mese di marzo abbiamo aperto due nuove basi a Francoforte sul Meno (n° 84) e Napoli (n° 85). Ci aspettiamo di continuare a crescere fortemente nell’Europa continentale nel 2017, con nuove basi e più rotte da aggiungere”.
“Mentre sembra che stiamo andando verso un “hard” Brexit, vi è ancora una notevole incertezza in relazione a cosa esattamente ciò comporterà. Questa incertezza continuerà a rappresentare una sfida per il nostro business per il resto del FY17 e FY18. Ci aspettiamo che la sterlina rimanga volatile per qualche tempo e potremo vedere un rallentamento della crescita economica sia nel Regno Unito che in Europa, mentre ci avviciniamo alla Brexit. Ci potranno essere opportunità di espansione in alcuni aeroporti del Regno Unito (come ad esempio la recente estensione del nostro accordo di crescita a Stansted), ma ci aspettiamo di crescere ad un ritmo più lento di quanto precedentemente previsto nel Regno Unito, e continueremo a modificare la capacità in altri mercati chiave di tutta Europa. Come indicato in precedenza, ci auguriamo che il Regno Unito rimanga un membro del sistema “open skies” europeo. Fino a quando il risultato finale non sarà noto, tuttavia, continueremo ad adattarci al mutare delle circostanze, nel migliore interesse dei nostri clienti, della nostra gente e degli azionisti”.
“Le nostre prospettive per il resto del FY17 sono caute. Senza la Pasqua in marzo, ci aspettiamo che i rendimenti del Q4 diminuiscano di ben il 15%. Porteremo oltre 119 milioni clienti nel FY17. Di conseguenza stiamo mantenendo la nostra profit guidance per l’intero anno in un range da € 1.30bn a € 1.35bn, ma questo dipenderà fortemente dall’assenza di eventi di sicurezza imprevisti che potranno interessare le prenotazioni”.
(Ufficio Stampa Ryanair)