AIRBUS PROSEGUE LO SVILUPPO DI NUOVE TECNOLOGIE ALL’INTERNO DEL PROGRAMMA CLEAN SKY, PER UN TRASPORTO AEREO PIU’ “GREEN”

AIRBUS PROSEGUE LO SVILUPPO DI NUOVE TECNOLOGIE ALL'INTERNO DEL PROGRAMMA CLEAN SKY, PER UN TRASPORTO AEREO PIU' "GREEN"La prima fase di otto anni dell’iniziativa tecnologica congiunta dell’Unione europea Clean Sky, che ha come obiettivo una significativa riduzione delle emissioni di rumore, CO2 e NOX per il trasporto aereo, si è conclusa l’anno scorso. Inclusi in questa attività sono stati svolti i flight test di un “green” electrical environmental control system, su di un Airbus in-house A320 testbed aircraft, mentre dei ground test sono stati effettuati su un nuovo high voltage direct current (HVDC) electrical network. “La Phase One ci ha dato l’opportunità di studiare soluzioni in profondità”, ha dichiarato Michel Guigou, head of Overall Systems Design (OSD) for Airbus Commercial Aircraft’s Research and Technology team. “Insieme con Liebherr e GKN, abbiamo considerato il miglior uso dell’energia a bordo dell’aeromobile, tipicamente con tecnologie elettriche”. L’uso dell’elettricità per l’onboard environmental control system riduce il consumo di carburante e le emissioni rispetto al metodo tradizionale, che preleva aria dai compressori dei motori jet dell’aeromobile.

La prima fase di Clean Sky ha previsto anche la possibilità di esplorare ulteriormente gli HVDC electrical networks, che sono più leggeri e meno complessi rispetto alla tecnologia A/C (alternating curent) attualmente utilizzata per gli aerei. “Riguardo le architetture e le tecnologie migliorate, ci aspettiamo di sviluppare una soluzione competitiva, per essere pronti entro il 2025”, ha aggiunto Gaetan Bisson, Airbus electrical power engineer.

Inoltre, la ricerca di tecnologie per la riduzione del rumore durante airport approaches and departures è stata condotta in congiunzione con Thales, valutando sistemi in grado di gestire in modo ottimale la fase di volo e la traiettoria, riducendo così l’aircraft operational noise. “Non si tratta solo di massimizzare la riduzione del rumore, perché dobbiamo prendere in considerazione anche il consumo di carburante”, ha spiegato Benjamin Tessier, che ha guidato il progetto di ricerca presso Airbus. “In genere, quando si vuole ridurre il rumore, si potrebbe tendere a consumare più carburante”.

(Ufficio Stampa Airbus)

2017-04-01