Nell’ultima settimana parecchi media generalisti – non solo italiani – hanno pubblicato notizie in merito ad un fantomatico odio di ANA verso i bambini che piangono, taluni si sono spinti a cercare qualche visita in più con titoli da clickbait ed altri si sono spinti persino a sostenere che il vettore d’ora in poi rifiuterà i bambini urlanti fino a 3 anni d’età. L’eterogeneità delle versioni a disposizione della platea del web già avrebbe dovuto far rizzare le antenne, ma chi non aveva tempo o voglia di confrontare più versioni probabilmente ha letto la notizie e s’è fatto una propria opinione sulla compagnia (tra il critico e l’adorante, a seconda del personale apprezzamento dei bambini).
TTG Incontri di settimana scorsa, fiera B2B del turismo svoltosa come di consueto a Rimini, è stata l’occasione giusta per affrontare la questione direttamente con personale di compagnia: nella sua veste di Manager ANA per l’Italia, Viviana Reali (a sinistra nella foto, assieme a Yuki Okigi, Senior Supervisor Sales & Marketing) ha avuto la possibilità di chiarire la questione.
Il tutto si può riassumere in questi termini: le uniche novità – differenti da quanto riportato da alcuni – sono rivolte esclusivamente ad un target giapponese, in quanto i nipponici sono generalmente persone miti e riservate, che non vogliono arrecare disturbo al prossimo; ecco quindi che è stato notato come proprio le famiglie con bambini piccoli fossero titubanti all’idea di viaggiare in aereo, con il rischio potenziale che il pargolo iniziasse a piangere e creasse disagio a bordo.
Divieto di bambini a bordo fino ai 3 anni, quindi? Macché, ci sono persino una serie di servizi proprio per quel tipo di clientela e i loro genitori… guardare QUESTA PAGINA per credere!
Ovviamente c’è dell’altro: ANA si è concentrata sullo studio della problematica e sulla realizzazione di una fascia da far indossare ai bimbi, in grado di rilevarne il crescente stato di agitazione e pre-allertare i genitori prima che il pianto vero e proprio abbia origine; l’obiettivo è chiaramente quello di rassicurare gli adulti, invogliandoli a viaggiare; e di rimando portare a casa un numero crescente di passeggeri.
A margine della tematica sopra descritta si è potuto discutere con Viviana Reali anche di altre novità introdotte dal vettore, tra cui la creazione del sito “Is Japan Cool?” (https://www.ana-cooljapan.com/), un portale di promozione della destinazione Giappone con un elevato grado di interattività; un sito quindi anche piacevole da navigare a prescindere dall’intenzione di prenotare un viaggio con ANA o meno. Infine una chiacchierata sulla new entry nel menù di Economy Class: il sake, finora riservato ai passeggeri di First e Business Class.
(Fabrizio Ripamonti – MD80.IT)