MALPENSA: 18 ARTISTI REINTERPRETANO L’AEROPORTO CON LA MOSTRA COLLETTIVA ULYSSE

SEASEA presenta Ulysse, una mostra collettiva di 18 artisti che reinterpretano l’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa. L’esposizione, visibile fino al 15 giugno, coinvolge 18 artisti provenienti da tutto il mondo che hanno scelto come soggetto dei loro lavori l’aeroporto, considerandolo uno dei luoghi centrali del territorio milanese. La mostra ha luogo al Terminal 1, nel corridoio delle partenze extra Schengen, dove sfileranno installazioni, tele e sculture, che, disposte lungo le vetrate, offriranno ai viaggiatori una nuova idea di aeroporto coniugando il luogo di viaggio per elezione a momenti di viaggio nella creatività. L’esposizione è curata dall’associazione culturale TravellingArt-ArteinViaggio di Milano (www.travellingart-arteinviaggio.com). Prendendo spunto dal saggio di Marc Augé “Non Luoghi”, la mostra rilegge il ruolo dell’aeroporto intercontinentale sotto il profilo culturale e ne reinterpreta la funzione: da area di passaggio veloce ne fa uno spazio di confronto e scambio, una nuova Agorà che appare sì come Luogo di straniamento, ma anche Luogo che accoglie, che dà una connotazione precisa e un valore al paesaggio creando spazi dove si possono inventare occasioni di incontro. Incontri forse rapidi, ma che diventano comunque opportunità di incrociare persone, solo per un attimo, o magari per un’ora.

Si confronteranno sul tema, ciascuno con la propria interpretazione, 18 artisti italiani, giapponesi e francesi dell’associazione culturale TravellingArt-ArteinViaggio, che riunisce giovani diplomati e allievi dell’Accademia di Belle Arti di Brera, e artisti emergenti di varie parti del mondo.

Le loro opere diventano così occasioni per invitare chi passa a un excursus nella nostra cultura, ma anche per allontanarsi dal quotidiano e affacciarsi su altri mondi, con suggestioni di nuove rotte.

Da qui si parte e si arriva, ma si passa anche e si accompagna, si getta uno sguardo, sul differente. Un luogo che come pochi ha la capacità di far compiere un volo della mente prima di quello effettivo, perché le persone che vi circolano cambiano e fluiscono di continuo e il territorio attorno si riflette all’interno.

Un luogo, l’aeroporto, che è un unicum del contemporaneo, quasi una metafora dell’esistenza, perché qui, proprio come avviene nell’Ulysse di James Joyce, un incontro, un momento, può aprirci verso altri confini.

(Ufficio Stampa SEA)

2018-03-21