Ryanair oggi ha abbassato la propria full year profit guidance per l’intero anno (esclusa Laudamotion) da un intervallo corrente di €1,25 miliardi – €1,35 miliardi a un nuovo range di €1,10 miliardi – €1,20 miliardi.
Ryanair ha osservato che il traffico e le tariffe per il secondo e il terzo trimestre saranno leggermente inferiori alle attese.
Michael O’Leary di Ryanair ha detto: “Mentre abbiamo gestito con successo 5 scioperi del 25% dei nostri piloti irlandesi quest’estate, 2 recenti scioperi coordinati da parte del personale di cabina e dei piloti in 5 paesi dell’UE hanno influenzato il numero di passeggeri, le prenotazioni e i rendimenti. Mentre ci rammarichiamo per queste interruzioni, in entrambi i giorni di sciopero abbiamo operato oltre il 90% del nostro programma. Tuttavia, la fiducia dei clienti, le prenotazioni e le tariffe Q3 sono state colpite. Questi scioperi hanno anche aggravato i nostri costi EU261, mentre, allo stesso tempo, i nostri costi del carburante sono aumentati. Come molte altre compagnie aeree dell’UE, abbiamo deciso di ridurre la nostra capacità invernale 2018 (dell’1%) in risposta a queste tariffe più basse, al prezzo del petrolio più elevato e a un ambiente di costo UE261 maggiore”.
La compagnia sta implementando i seguenti tagli invernali (tutti da lunedì 5 novembre):
– la base di Eindhoven, con 4 velivoli, chiuderà, ma la maggior parte delle rotte da/per Eindhoven continuerà con velivoli basati all’estero;
– la base di Brema, con 2 aerei, chiuderà, con la maggior parte delle rotte che proseguiranno con velivoli non tedeschi;
– la base di Niederrhe, con 5 aerei, verrà ridotta a 3 aeromobili, con la maggior parte delle rotte che proseguono sui restanti 3 aerei.
Tutti i clienti interessati sono stati contattati via email / SMS.
“Ora ci consulteremo anche con i nostri piloti e personale di bordo in queste 3 basi per ridurre al minimo le perdite di posti di lavoro. Ci aspettiamo di offrire i nostri posti vacanti in altre basi Ryanair ma, poiché abbiamo un grande surplus di winter cabin crew, esploreremo le ferie non retribuite e altre opzioni per ridurre al minimo le perdite di lavoro tra gli equipaggi di cabina”, prosegue O’Leary.
“La compagnia abbassa la guidance a una nuova fascia €1,10 miliardi – €1,20 miliardi (precedentemente €1,25 miliardi – €1,35 miliardi). Le tariffe Q2 sono scese di ca. 3% (precedentemente previsto: +1%) a causa della debolezza delle prenotazioni a seguito di questi scioperi a settembre. Fino alla scorsa settimana ci aspettavamo maggiori tariffe nel terzo trimestre per recuperare i rendimenti più bassi del Q2, ma nelle ultime settimane le tariffe del terzo trimestre e la fiducia dei clienti sono state influenzate dalle preoccupazioni relative ai possibili scioperi. Ora stiamo prevedendo tariffe H2 in ribasso del 2% (in precedenza piatte). La nostra bolletta del carburante sarà di ca. 460 milioni di euro maggiore (prevista precedentemente in aumento di 430 milioni di euro) rispetto allo scorso anno. Vi sarà anche l’influenza negativa di un aumento dei costi di assistenza e ricollocazione UE261. La nostra minore crescita del traffico in H2 taglierà il traffico FY19 a 138m (in precedenza previsti 139m escluso Laudamotion)”, continua O’Leary.
“Ryanair non può escludere ulteriori interruzioni nel terzo trimestre, il che potrebbe richiedere un abbassamento ulteriore della guidance per l’intero anno e potrebbe richiedere un ulteriore ridimensionamento della perdita di capacità invernale. La guidance di cui sopra esclude le perdite start-up (exceptional) in Laudamotion di ca. €150 milioni, che saranno consolidate nei risultati finanziari FY19 di Ryanair Group”, conclude la compagnia.
(Ufficio Stampa Ryanair)