Il Consiglio di Amministrazione di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna S.p.A., riunitosi oggi sotto la Presidenza di Enrico Postacchini, ha approvato il Resoconto Intermedio di Gestione al 30 settembre 2019.
“I dati dei primi nove mesi del 2019 confermano il trend di crescita sostenuta che caratterizza l’Aeroporto di Bologna da anni, sorretto da un ricercato equilibrio tra le componenti del business aeroportuale – ha commentato Nazareno Ventola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna – Stiamo lavorando senza sosta, di raccordo con le autorità locali e nazionali, per generare un ulteriore sviluppo dello scalo, come previsto dal nostro Masterplan, improntato alla sostenibilità ambientale e alla valorizzazione del territorio”.
I ricavi consolidati al 30 settembre 2019 ammontano a 94,5 milioni di euro, in forte crescita (+13,6%) rispetto agli 83,2 milioni nell’analogo periodo del 2018, grazie al trend di crescita registrato sia dai ricavi per servizi aeronautici, che dai servizi non aeronautici.
In dettaglio, i ricavi per servizi aeronautici ammontano a 48,9 milioni di euro, con una crescita del 14,8% grazie all’incremento del traffico e all’aggiornamento tariffario: in particolare, i ricavi da passeggeri sono aumentati del 14,2%, mentre i ricavi da vettori hanno registrato un +15,4%.
I ricavi per servizi non aeronautici sono invece pari a 33,5 milioni di euro, in aumento dell’8,8% grazie al positivo andamento di tutte le componenti di questa categoria, in particolare retail e advertising (+9,3%), parcheggi (+5,4%), real estate (+2,2%) e servizi ai passeggeri (+12,3%).
I costi di gestione ammontano nei primi nove mesi del 2019 a 58,2 milioni di euro, con un incremento pari all’8,1% rispetto ai 53,9 milioni del 2018. Tale aumento è in particolare legato ai costi per servizi di costruzione (+25,8%), per via dei maggiori investimenti, ed al costo del personale (+8,9%), prevalentemente per la crescita dell’organico destinato ad attività legate al traffico. Al netto della categoria servizi di costruzioni, i ricavi registrano una crescita del 12,1% ed i costi del 4,8%.
L’EBITDA consolidato nei primi nove mesi del 2019 è risultato pari a 36,2 milioni di euro, in crescita del 23,6% rispetto ai 29,3 milioni nell’analogo periodo del 2018. L’EBIT consolidato si è attestato invece a 26 milioni di euro, con un incremento del 27,7% rispetto ai 20,4 milioni del 2018.
L’incremento del traffico passeggeri e la dinamica positiva da esso generata su tutte le principali componenti del business, unitamente ad un andamento contenuto dei costi, hanno contribuito ad un risultato netto consolidato che nei primi nove mesi dell’anno è stato pari a 17,9 milioni di euro, interamente di competenza del Gruppo, in aumento del 22,5% rispetto ai 14,6 milioni del 2018.
Nei primi nove mesi del 2019 l’Aeroporto di Bologna ha riportato una crescita del traffico dell’11,4%, grazie all’introduzione di nuove destinazioni ed al potenziamento di alcune rotte già esistenti, registrando nel dettaglio un totale di 7.175.435 passeggeri, comprensivi di transiti e Aviazione Generale, rispetto ai 6.441.857 passeggeri del 2018. Crescono anche i movimenti (58.844, +9,2%) ed il tonnellaggio (3.864.679, +9,5%). Escludendo l’impatto della chiusura della pista avvenuta nel settembre 2018, quando per quattro giorni e 6 ore si lavorò al rifacimento di parte della pista di volo, si stima che l’incremento di passeggeri nel periodo gennaio-settembre sarebbe stato intorno al 9%.
Il load factor medio (coefficiente di riempimento di un aeromobile) rimane sostanzialmente stabile, registrando quota 81,9% contro l’81,8% nello stesso periodo del 2018, per via di un incremento dei passeggeri in linea con l’aumento dei posti offerti.
Si conferma la vocazione internazionale dello scalo di Bologna, con una quota di passeggeri su voli internazionali che ha raggiunto il 79,1% nei primi nove mesi del 2019, contro il 76,7% dell’analogo periodo del 2018.
La crescita di volumi di traffico è da ricondurre allo sviluppo sia del traffico di linea sia del traffico low-cost. Nel dettaglio, il traffico di linea è cresciuto del 6,1% grazie all’introduzione di nuovi collegamenti stagionali per Philadelphia, Helsinki, Nis e Tirana ed al potenziamento delle frequenze, tra cui quelle per Francoforte, Amsterdam, Istanbul e Tblisi da parte di alcune delle principali compagnie internazionali.
Il traffico low cost ha registrato un incremento del 15,5% grazie al potenziamento delle operazioni da parte di Ryanair, Wizzair, Lauda Motion, Eurowings e Vueling. Relativamente al traffico merci, al 30 settembre 2019 si registra un traffico cargo pari ad oltre 36,3 milioni di kg, in calo del 6,4% rispetto al dato del 2018. Tale riduzione è da attribuire ad un generale rallentamento del segmento cargo per effetto delle tensioni commerciali a livello internazionale.
(Ufficio Stampa Aeroporto di Bologna)