L’European Union Aviation Safety Agency ha pubblicato il primo set di Acceptable Means of Compliance and Guidance Material per supportare l’implementazione armonizzata, sicura ed efficiente dell’U-space in tutta l’Unione europea.
Il termine “U-space” è stato adottato per descrivere il management dell’unmanned aircraft traffic, per garantire l’interazione sicura con altre entità che utilizzano lo stesso spazio nelle aree urbane e in qualsiasi altro luogo.
“Questo è un passo significativo per il drones service market, poiché l’U-space airspace and services implementation consente operazioni più complesse e drone operations beyond the visual line of sight, come le operazioni con droni in un ambiente urbano, in tutto lo spazio aereo europeo”, ha affermato Patrick Ky, Executive Director of EASA. “Questo importante risultato dell’EASA non sarebbe stato possibile senza il coinvolgimento attivo dell’European drone and aviation community. L’implementazione di U-space airspace and U-space services rappresenta il primo passo verso l’integrazione sicura di manned and unmanned traffic nell’airspace”.
Il documento pubblicato è il risultato di una collaborazione guidata dall’EASA che coinvolge più di 30 esperti e rappresentanti di civil aviation authorities e industria. L’AMC/GM per l’U-space regulatory framework è stato sviluppato tenendo conto degli ultimi sviluppi dell’industria e degli U-space stakeholders e rappresenta lo stato dell’arte dell’U-space concept, systems and technology. L’AMC/GM affronta in modo esaustivo i numerosi aspetti e attori dell’U-space regulation, aprendo la strada a un’implementazione equa, efficiente, sicura e protetta dell’U-space in Europa.
L’EASA attende ora con impazienza i prossimi passi dell’U-space implementation, che inizierà formalmente in tutta Europa a partire dal 26 gennaio 2023 con l’entrata in vigore dell’U-space regulatory framework (Regulations (EU) 2021/664, (EU) 2021/665 and (EU) 2021/666).
Nel prossimo futuro, l’implementazione continuerà con le prime U-space airspace designations and U-space service provider (USSP) certifications. Oltre all’istituzione del quadro normativo, l’EASA continuerà a contribuire attivamente all’attuazione dell’U-space certificando third country (non-EU) USSP che intendono fornire servizi in Europa.
L’esperienza acquisita da tutti gli U-space stakeholders durante le implementazioni iniziali consentirà all’Agenzia di migliorare ulteriormente il primo set di AMC/GM e, infine, di perfezionare l’U-space regulatory framework in base alle lezioni apprese dai primi anni di drone operations nell’U-space.
(Ufficio Stampa EASA)