L’International Civil Aviation Organization (ICAO) ha avviato il passo successivo negli sforzi della comunità internazionale per ridurre l’impatto del trasporto aereo sul clima: affrontare le non-CO2 emissions dell’aviazione internazionale. Mentre le emissioni di anidride carbonica (CO2) sono da tempo al centro degli accordi internazionali e degli sforzi del settore, i non-CO2 climate impacts del settore sono rimasti incerti.
L’ICAO Symposium on Non-CO2 Aviation Emissions, tenutosi dal 16 al 18 settembre 2024, ha attirato circa 800 partecipanti sia di persona che virtualmente e si è concentrato su argomenti come contrail formation, nitrogen oxides e particolato, cercando di comprendere e migliorare la scienza del clima, le potenziali misure di mitigazione e le opzioni politiche.
“Stiamo entrando in una nuova era di soluzioni per il cambiamento climatico nell’aviazione e l’ICAO è fermamente impegnata ad approfondire la conoscenza su questo argomento, esplorare soluzioni innovative e creare partnership”, ha affermato Salvatore Sciacchitano, ICAO Council President. “Questo simposio non riguarda solo la consapevolezza, riguarda la definizione di un percorso per un’azione significativa su un problema che richiede una maggiore comprensione scientifica”.
L’evento ha riunito una coalizione unica di scienziati dell’atmosfera, ingegneri aerospaziali, decisori politici e operatori di compagnie aeree. I partecipanti rappresentavano Stati, United Nations system organizations, organizzazioni internazionali e regionali, associazioni industriali e correlate, istituti di ricerca e sviluppo, mondo accademico. Questo approccio interdisciplinare ha prodotto ricche discussioni su potenziali strategie di mitigazione, dalla modifica delle rotte di volo per evitare la contrail formation, allo sviluppo di cleaner-burning jet fuels.
Durante l’evento, l’ICAO ha organizzato una mostra sulle ultime iniziative associate alle non-CO2 emissions e ha debuttato con un’installazione didattica e una serie di video volti ad affrontare idee sbagliate comuni sulle non-CO2 emissions. Per mantenere lo slancio, l’ICAO ha anche introdotto un nuovo tracking tool for non-CO2 emissions initiatives.
“Questo simposio arriva in un momento critico nel percorso climatico dell’aviazione”, ha affermato Juan Carlos Salazar, ICAO Secretary General. “Affrontando le emissioni diverse dalla CO2 insieme ai nostri attuali sforzi di decarbonizzazione, stiamo adottando un approccio più olistico per guidare l’aviazione verso un futuro più sostenibile”.
“È chiaro che il percorso da seguire richiederà non solo innovazione tecnologica, ma anche un’ulteriore considerazione di come misuriamo e mitighiamo l’intera portata dell’impatto climatico dell’aviazione”, ha affermato il Secretary General Salazar. “L’impressionante ricchezza di informazioni presentate durante l’evento dai migliori scienziati, esperti tecnici, industria e mondo accademico evidenzia l’importanza per l’ICAO di facilitare una cooperazione continua in quest’area”.
(Ufficio Stampa ICAO)