In una conferenza stampa tenutasi ieri, il presidente del National Transportation Safety Board (NTSB), Deborah A.P. Hersman, ha reso noti i risultati preliminari dell’indagine NTSB in corso relativa ad un Boeing 787 che ha riportato un caso di battery fire il 7 Gennaio a Boston. “Non abbiamo escluso niente come potenziale fattore per il battery fire, ci sono ancora molte domande a cui rispondere”, ha detto Hersman. Notando che c’è stato un altro incidente in Giappone, il 16 Gennaio, che ha riguardato sempre la batteria di un Boeing 787, che è sotto inchiesta da parte della Japan Transport Safety Board, Hersman ha detto: “Uno solo di questi eventi è grave, due casi in prossimità, in particolare in un modello di aereo con solo circa 100.000 ore di volo, sottolinea l’importanza di trovare la causa principale di questi incidenti”.
L’inchiesta ha rivelato che la batteria andata a fuoco sul 787 a Boston ha mostrato segni di corto circuito e ha mostrato indicazioni di deriva termica, una situazione in cui un significativo aumento della temperatura può avviare una reazione a catena distruttiva. Il presidente Hersman ha anche espresso preoccupazioni circa l’adeguatezza dei sistemi di prevenzione nel momento in cui l’incendio si verifica: “L’indagine valuterà anche come un guasto che ha provocato un incendio della batteria potrebbe avere superato le misure di prevenzione per evitare che ciò accada”, ha detto Hersman. “Appena ricaveremo elementi da questa inchiesta, emetteremo delle raccomandazioni riguardanti i miglioramenti necessari per prevenire che ciò si possa ripetere”.
Gli investigatori hanno sviluppato la seguente timeline riguardo agli eventi del 7 Gennaio, presentata al briefing: Alle 10:06 EST l’aereo è arrivato al gate a Boston proveniente da Narita, Giappone; alle 10:32 il personale di Pulizia e Manutenzione ha notato fumo in cabina; alle 10:35 un tecnico ha notato delle fiamme provenienti dalla batteria dell’ APU, nell’electronics bay posteriore; alle 10:37 il fatto è stato notificato ai servizi di soccorso aeroportuali; alle 10:40 il personale di soccorso è arrivato sul posto, e alle 12:19 il personale antincendio e di soccorso dichiarava l’evento sotto controllo.
Le batterie sono state prodotte da GS Yuasa per l’installazione elettrica di Thales, e sono gli unici prodotti per il Boeing 787. Lo stesso modello di batteria viene usata per la main battery del velivolo e per la batteria utilizzata per avviare l’APU, che è quella che ha preso fuoco a Boston. Esami radiografici della batteria incidentata, utilizzando anche un altro esemplare di batteria come campione, sono stati condotti in un impianto di prova indipendente. Le radiografie digitali e le tomografie computerizzate generate da questi esami hanno permesso agli investigatori NTSB di documentare la condizione interna della batteria prima di smontarla. I lavori in corso nei laboratori prevedono un esame degli elementi della batteria utilizzando un microscopio a scansione elettronica e la spettroscopia a dispersione di energia, per analizzare i costituenti elementari degli elettrodi ed identificare contaminanti o difetti.
(Ufficio Stampa NTSB)