UNIONE PILOTI, «ALITALIA SENZA BUSSOLA: PERDE LA ROTTA»

Riceviamo e pubblichiamo da Unione Piloti.
«La perdita dei collegamenti con la Sardegna da parte di Alitalia (non scongiurata nel merito dalla sospensiva emessa dal Tar) è solo l’ultimo tassello in ordine temporale del disastroso puzzle realizzato in questi ultimi mesi dalla gestione “Cimoli-…

L’allarme lanciato, da tempo, dal sindacato e dalle associazioni professionali dei piloti, purtroppo continua a trovare riscontro in ogni settore aziendale:
La dimenticanza sulla Gara per la continuità territoriale che mette a rischio centinaia di posti di lavoro sia a terra che in volo;
la pubblicazione delle tariffe errate sul sito web con danni d’immagine e di fatturato;
il mancato avviamento dell’hangar di Malpensa cui si aggiunge la nebulosa sulle licenze di manutenzione;
l’inefficienza organizzativa dell’intera area di “Engineering e Maintenance-che procura giornalmente cancellazioni e ritardi di moltissimi voli e mette a rischio commesse di lavoro verso terzi;
il disastro operativo che da circa 2 anni attanaglia il cuore di Alitalia “Fly- non salva nessuna delle aree di prima linea Programmazione Turni, Coordinamento, Flight Dispatch ecc.;
l’assenza di un vero Piano Industriale impegna le professionalità tutt’ora presenti in Azienda a smontare il giorno quello che le menti illuminate partoriscono la sera;
consulenze pagate per giustificare il caos, distribuzioni di lauti premi ed aumenti motivati da obiettivi raggiunti (Quali ?).
Lo stato di salute grave in cui versava l’Alitalia nel 2004 permane tuttora mitigato unicamente da un bagno nell’acqua gelata propinato da uno pseudo luminare della medicina che non azzeccando né la diagnosi né la terapia, ha fatto la cosa più banale imponendo sacrifici ai lavoratori e chiedendo soldi al Tesoro e qualcosa al Mercato ripagandolo lautamente ed in gran fretta.
Le costruzioni di ingegneria finanziaria adottate nel Bilancio 2005 danno una immagine apparente delle vere condizioni in cui versa l’Alitalia, si è sempre alla ricerca di partite straordinarie per rendere almeno presentabili i conti economici.
Si rinviano scelte strategiche vitali per il futuro, qualora ve ne fossero, si ritardano le decisioni sugli investimenti, in particolare sulla flotta, si acquistano a caro prezzo Assetts senza saper bene come utilizzarli, si perde il controllo di ogni processo produttivo.

In una parola non vi è quello che gli specialisti chiamano il presidio del business, ma quello delle poltrone, rincorrendo maggioranze politiche di ieri e di oggi o, come parte consistente del gruppo dirigente fa, restando nascosto per salvare la propria poltrona a tutto discapito della vita stessa dell’Azienda.

L’avevamo detto, la pausa elettorale non ha soffocato le grida di allarme che il sindacato ormai da tempo lancia in ogni direzione a salvaguardia degli interessi dei lavoratori, dell’Azienda e di un settore strategico per il Paese come il Trasporto Aereo.

Un settore in gravissima emergenza, che rischia di aggiungersi agli assetts fondamentali persi dal nostro Paese, cui il nuovo Governo deve volgere rapidamente uno sguardo attento ad iniziare dal management Alitalia che nei fatti è assolutamente inadeguato a dare una prospettiva di rilancio.»

Segreterie Nazionali
FILT-CGIL FIT-CISL UILTRASPORTI UGL-T.A.
Presidenza
UNIONE PILOTI

2006-05-04