L’AGA KHAN INTERESSATO ANCHE AD ALITALIA?

Un ismaelita al bunker della Magliana? Lo scenario è tuttaltro che futurista. Oltre il matrimonio fra Meridiana ed Eurofly, per Karim Aga Khan la vera partita per il ‘controllo dei cieli’ si chiama infatti Alitalia. Qual è la quinta? Secondo quanto scrive oggi ‘Il Sole 24 Ore’, l’acquisizione di Eurofly potrebbe essere solo il primo passo di un obiettivo più ampio: conquistare la compagnia di bandiera italiana. Perciò Meridiana, ovvero la compagnia del principe ismaelita, potrebbe essere interessata a partecipare alla gara per la vendita di almeno il 30,1% di Alitalia da parte del Tesoro, che a giorni dovrebbe vedere l’avvio con la pubblicazione del bando.

Rumors di mercato nelle ultime ore parlano di una cordata che avrebbe già di fatto l’appoggio del colosso Air France. Intanto sarebbero al lavoro le altre cordate tra cui quella guidata da AirOne, con l’appoggio di Banca Intesa, mentre negli ambienti del ‘risiko’ finanziario si continua a parlare di un’offerta in arrivo da parte di un vettore del sud-est asiatico. Insomma, l’inventore della Costa Smeralda starebbe mettendo a punto un altro ‘colpaccio’. Non a caso, evidenzia ancora il quotidiano diretto da Ferruccio De Bortoli, Meridiana poche settimane fa ha acquisito, per 20 milioni di euro, il 15%di AdFAeroporti di Firenze. E dopo settimane di speculazioni di Borsa, Eurofly è stata ceduta dai proprietari, a un anno esatto dallo sbarco in Borsa.
Dal canto loro Banca Profilo e la Camuzzi, potrebbero lasciare il passo, visto che, in base agli accordi, a Meridiana è stata concessa anche un’opzione per il restante 14% in mano a Spinnaker. Il prezzo di 4 euro per azione si giustifica non solo con la prospettiva industriale per Meridiana di diventare la prima compagnia aerea privata italiana, ma soprattutto perché l’Aga Khan, divenuto quarantanovesimo Imam dei musulmani ismaeliti l’11 luglio 1957 all’età di vent’anni – con un gruppo più grande e soprattutto quotato in Borsa – “potrebbe presentarsi come cavaliere bianco di Alitalia”, i cui lavoratori hanno indetto un nuovo sciopero per il prossimo 19 gennaio, senza garanzie di servizi minimi.
Un interessamento, quello dell’Aga Khan, che potrebbe portare ‘nuova aria’ e soprattutto fondi negli hangar di Alitalia. Del resto la storia di famiglia del principe attesta che l’Aga Khan è divenuto discendende diretto di Maometto succedendo al nonno, Sir Sultan Mahomed Shah Aga Khan, l’uomo che nel 1946 a Bombay fu pesato in cambio di 105 chili di diamanti dai suoi sudditi.
Lui, invece, ha abolito la tradizione della ‘pesata’ in oro dell’imam, si è beccato il flop della Ciga, la catena di grandi alberghi affossata da 1.000m miliardi di lire di debiti a inizio anni Novanta. Ma nel Belpaese il nome dell’Aga khan è sinomimo di Costa Smeralda, appassionato di cavalli, primo socio estraneo alla famiglia ad entrare nei conti di casa Agnelli. Attenzione, però. Il figlio del principe Aly Khan e della principessa Joan Aly Khan non è il solo a muovere le proprie pedine nel tentativo di porre la bandierina di famiglia all’aviolinea guidata da Giancarlo Cimoli.
A scaldare i muscoli anche Alpi Eagles, la compagnia aerea di proprietà di Paolo Sinigaglia che, secondo indiscrezioni, starebbe tentando di raccogliere imprenditori e capitali, grazie anche alla consulenza di Gianpiero Fiorani, l’ex patron della Banca Popolare Italiana tornato in sordina nel mondo degli affari come advisor di Sinigaglia.
Attorno ad Alpi Eagles c’è già, d’altronde, un salotto di stampo veneto: in primis la famiglia Benetton, che tramite Edizione Holding, ha l’1,9% di Alpi Eagles, seguita da Boscolo Tours. Ma soci di Sinigaglia sono anche le famiglie Stefanel, Bastianello (proprietaria dei supermercati Pam) e Colomban. Insomma, sarebbero quattro i possibili soggetti interessati ad Alitalia che lo scorso novembre, rispetto al 2005, ha registrato un balzo del 36,1% per il trasporto merci e un calo del 2,5%, compensato però da maggiori ricavi, per quello passeggeri: al dossier stanno già lavorando l’accoppiata Banca Intesa Air One, mentre un interesse ci sarebbe anche da parte di M C, il fondo di Carlo De Benedetti. La partita è tutta aperta. Ma l’ombra dell’Aga Khan c’è. (www.adnkronos.it)