Virgin America, compagnia aerea che sta cercando di avere l’ autorizzazione ad effettuare collegamenti interni negli Stati Uniti, ha introdotto alcune modifiche nei rapporti che la legano al miliardario Richard Branson, allo scopo di ottenere il via libera all’ esercizio dell’ attivita’ che le era stato negato il 27 dicembre scorso. Innanzitutto e’ stato stabilito che Virgin Group, la holding di Branson che ha una quota di minoranza nella compagnia, trasferisca i propri diritti di voto ad un trustee statunitense. Oltre a questo, e’ stato deciso di rimuovere la presenza di alcuni investitori esteri dal capitale di due fondi cui fa capo la maggioranza delle azioni. Alla fine di dicembre le autorita’ competenti statunitensi avevano rigettato la richiesta di autorizzazione, adducendo come motivazione il fatto che la compagnia non rispondeva ai requisiti previsti dalla normativa Usa, in base ai quali l’esercizio dell’ attivita’ puo’ essere consentito solo a soggetti la cui proprieta’ e controllo fanno capo a cittadini statunitensi.
Virgin America ha in programma di effettuare collegamenti fra New York e San Francisco. La prima richiesta di autorizzazione a svolgere collegamenti interni negli Usa risale al dicembre di due anni fa. L’ eventuale ingresso nel mercato Usa e’ destinato ad accentuare la concorrenza ed a mettere a rischio i posti di lavoro nelle altre compagnie. Attualmente la compagnia occupa 169 dipendenti ed e’ presieduta da Donald Carty, ex presidente e chief executive officer di AMR, la holding cui fa capo American Airlines.(ANSA).