EASA/ECDC aggiornano le air travel guidelines per tener conto delle vaccinazioni e delle ultime prove scientifiche

L’European Union Aviation Safety Agency (EASA) e l’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) hanno pubblicato una nuova versione dell’Aviation Health Safety Protocol che fornisce chiare indicazioni operative e raccomandazioni basate sul rischio per health-safe air travel, intergando le iniziative dell’Unione europea, come gli EU Digital COVID Certificates.

La nuova versione del documento tiene conto di nuove prove e informazioni come la circolazione delle varianti e l’implementazione dei programmi di vaccinazione COVID-19. La nuova versione sottolinea anche la necessità di mantenere in vigore misure non farmaceutiche, come l’uso di mascherine mediche, misure igieniche e distanziamento fisico. Ha lo scopo di fornire sostegno alle autorità nazionali degli Stati membri e alle parti interessate nel settore dell’aviazione e si basa sulle ultime prove scientifiche, sulla situazione epidemiologica e sugli sviluppi politici.

“Abbiamo raggiunto un traguardo significativo nella pandemia: un vero cambiamento di approccio che può consentire ai viaggiatori di volare di nuovo senza preoccuparsi eccessivamente che le regole possano cambiare con breve preavviso, complicando il loro viaggio o rendendolo impossibile”, ha affermato Patrick Ky, EASA Executive Director. “L’industria e i passeggeri aspettavano questo momento da molto tempo. Grazie al contributo epidemiologico degli esperti dell’ECDC, siamo fiduciosi che questo protocollo offra linee guida pratiche e pragmatiche per viaggiare in sicurezza”.

In linea con le attuali prove scientifiche e la raccomandazione del Consiglio europeo, il protocollo propone che le persone completamente vaccinate contro il COVID-19 o che si sono riprese dalla malattia negli ultimi 180 giorni non dovrebbero essere sottoposte a test o quarantena, a meno che non provengano da un’area ad altissimo rischio o in cui circola una variante preoccupante. Per i viaggi da tali destinazioni, potrebbe essere presa in considerazione la richiesta di un test negativo. Questo potrebbe essere un Rapid Antigen Detection Test (RADT) eseguito non più di 48 ore prima dell’arrivo o un test PCR non più di 72 ore prima dell’arrivo. Inoltre, l’uso dei moduli di localizzazione dei passeggeri per facilitare la ricerca dei contatti è ancora considerato molto importante.

Inoltre, deve essere mantenuto il distanziamento fisico di almeno un metro e devono essere indossate maschere mediche in tutte le fasi del viaggio. Devono essere osservate anche le misure di igiene delle mani e delle vie respiratorie. Tutte queste misure sono raccomandate per EU air travel, ma anche per i viaggi aerei da e verso paesi terzi.

“L’implementazione dei programmi di vaccinazione COVID ha fortunatamente consentito di allentare alcune misure per i viaggiatori completamente vaccinati”, ha affermato Andrea Ammon, ECDC Director. “Ma se le misure vengono allentate troppo presto anche per le persone non vaccinate, allora potremmo assistere a un rapido aumento dei casi. Ciò si basa sulle attuali prove scientifiche e sulle previsioni dei modelli dell’ECDC, che tengono conto del graduale allentamento delle misure non farmaceutiche, della circolazione di varianti preoccupanti e dell’introduzione di programmi di vaccinazione. Per controllare efficacemente la trasmissione del virus nella comunità, dobbiamo continuare a introdurre le vaccinazioni ed esercitare cautela fino a quando una percentuale sufficiente della popolazione europea non avrà ricevuto il vaccino”.

L’accento dovrebbe essere posto sull’assicurare che i nuovi elementi del protocollo, come il controllo delle prove di vaccinazione o recupero, non creino strozzature e code nei processi aeroportuali. Il protocollo raccomanda di controllare le informazioni una volta per ogni viaggio, idealmente prima di arrivare all’aeroporto di partenza. Questo dovrebbe valere anche per i passeggeri in transito.

Le raccomandazioni non sono vincolanti per gli Stati membri. Tuttavia, si spera che i paesi di tutta Europa adotteranno le raccomandazioni in modo da garantire l’armonizzazione e la ripresa sicura del trasporto aereo e del settore turistico. Nell’ambito del processo di consultazione, l’AHSP e i suoi principi sono stati presentati all’Health Security Committee e ai membri dell’EU integrated political crisis response mechanism (IPCR), nonché alle autorità aeronautiche nazionali e agli organi consultivi dell’EASA.

EASA monitorerà l’attuazione del protocollo, che sarà ulteriormente aggiornato in futuro in linea con le più recenti prove scientifiche e informazioni epidemiologiche.

(Ufficio Stampa EASA)