AEROPORTO DI VITERBO: COMUNICATO DEL COMITATO

Pubblichiamo integralmetne un comunicato stampa del comitato per l’aeroporto di Viterbo: 

“Il trasferimento dei voli “low cost” da Ciampino ad altro scalo laziale non è gradito a Ryanair che minaccia di lasciare la Capitale, dall’altra parte  Alitalia  auspica la delocalizzazione dei suddetti voli verso aeroporti maggiormente decentrati quali quelli di Latina, Frosinone o Viterbo conformemente a quanto avviene in tutta Europa in cui convivono entrambi i modelli di business: aeroporti principali per i “full service carrier” quali Alitalia e aeroporti più periferici per i vettori “low cost”, così come già avviene a Parigi, Bruxelles, Londra, Barcellona, Francoforte, Stoccolma, Amburgo e molte altre città.
Quest’ultimi sono i cosiddetti “scali di prossimità”, e distano tutti più di 70 chilometri dalle città di riferimento e ospitano, in genere, le compagnie “low cost”, quelle che offrono prezzi ridotti a fronte di economie di gestione aziendale, prima tra tutte la scelta dell’aeroporto di riferimento che consente di pagare ridotte tasse aeroportuali e ottenere bassi costi di esercizio. Ryanair, con i suoi quasi 30 milioni di passeggeri trasportati rappresenta il colosso numero uno della suddetta categoria. Con queste premesse appare normale che Ryanair non se ne voglia andare da Ciampino che a differenza di tutti gli aeroporti europei, dove la stessa fa scalo, si trova a pochi minuti dalla Capitale. Chi mai lascerebbe un privilegio simile con costi di gestione da scalo di prossimità?  Alternative. Fiumicino, neanche a parlarne, costa troppo e non va giù ad Alitalia.

A giudizio del nostro Comitato la cosa non deve ci deve preoccupare, anzi al contrario risulterebbe assai positiva per la realizzazione dello scalo viterbese.  
Infatti è divenuta ormai  indilazionabile la questione “Ciampino” che risulta inadeguato a fronteggiare il trend di sviluppo e crescita del volume passeggeri, oltre ad essere divenuto un vero e proprio incubo per i residenti dell’omonimo Comune, costretti a fare i conti con rumore ed inquinamento. A questo punto, Ryanair dovrà scegliere se andarsene per sempre dalla Capitale, come peraltro annunciato dalla stessa, lasciando un affare da diverse centinaia  milioni di euro in mano della concorrenza, (Easyjet, Virgin, Germanwings, Transavia, Hapag Lloyd, Thomsonfly, Myair e molte altre) che non aspetta altro, ovvero ripiegare sul realizzando terzo scalo laziale, che sarebbe, tra l’altro, in perfetta linea con tutti gli scali europei utilizzati dalla compagnia di Dublino. In attesa delle scelte di Ryanair o delle sue accanite concorrenti ci sembra logico affermare che nessuna compagnia privata possa preferire Latina a Viterbo se la destinazione finale del volo è Roma. Infatti Viterbo a differenza di Latina è in linea con i concetto di “Low cost”,  considerando che la stragrande maggioranza dei voli perviene dal Nord, Viterbo alleggerisce l’ambiente di 9 tonnellate in meno di CO2 a tratta. (non aggiungendo le tonnellate in più previste dall’ENAC a causa dell’ingolfamento dei cieli laziali). La scelta di Latina è più inquinante. Il costo medio per la neutralizzazione di emissioni di gas serra per l’associazione “AzzeroCo2″ è di circa 25 euro per tonnellata di CO2. Quindi avremo nel caso dell’impiego di un vettore 737-800 (738) un risparmio virtuale di 225 euro a favore di Viterbo. Se Latina avesse 100 aerei al giorno (160 Ciampino). Le tonnellate al giorno di CO2 emesse rispetto a Viterbo, si attesterebbero a 900t.  (fonte: Dario Mazzalupi).  Nel Regno Unito da Febbraio 2007, tali costi sono a carico delle compagnie, e a breve lo saranno anche in Italia. Inoltre Viterbo, con i suoi 15 minuti di volo in meno per un vettore 738 (salvo ingolfamento dei cieli dovuto al traffico che per Latina deve fare i conti con la congestione dovuta al traffico diretto a Fiumicino, Ciampino, Urbe, Pratica di Mare e Grazzanise), uno dei più efficienti ed usato nei voli low-cost, equivalgono ad un risparmio di 700-1000 kg di carburante, rimane molto competitiva. Si consideri poi che il costo orario di un vettore è assai più elevato del costo carburante dello stesso, e che le tratte in più sono oltre quella di andata anche quella di ritorno. Le compagnie senz’altro preferiranno Viterbo rispetto a Latina che al contrario appesantirebbe il costo dei biglietti, accorcerebbe i turni di manutenzione degli aerei, cioè aumenterebbe i costi di gestione a carico delle compagnie aeree. (fonte Dario Mazzalupi) . 
È paradossale che per andare a Roma si vada a sud della Capitale e da qui si riparta per il nord (inquinamento, costi, congestione traffico aereo), quando atterrando a nord si potrebbe risparmiare tempo e denaro.
In conclusione riteniamo che oggi Ryanair, in linea con gli interessi aziendali della stessa, minaccia  cha lascerà i suoi affari romani, ma domani, senza Ciampino, non potrà fare a meno di venire a Viterbo, pena sprechi di denaro o peggio sopraffazione da parte dei concorrenti. 
“Pecunia non olet”,  specialmente di questi tempi.”

(Comunicato stampa Comitato Aeroporto di Viterbo)