TEXAS PACIFIC GROUP: SEMPRE INTERESSATI AD ALITALIA, L’OBIETTIVO E’ ANCHE IBERIA

Texas Pacific Group, il fondo di private equity in corsa per la privatizzazione di Alitalia, vuole anche Iberia. Ma nonostante le avances nei confronti della compagnia spagnola, per la quale Tpg valuta un’offerta da circa 3,4 miliardi di euro, il fondo statunitense rimane “assolutamente interessato” ad Alitalia, per la quale “continuiamo a lavorare per presentare un’offerta”, come ha spiegato una fonte vicina al dossier. Lunedi’ 2 aprile scade il termine per possibili aggregazioni: i mercati intanto restano in attesa del comunicato di Management & Capitali, annunciato oggi da Carlo De Benedetti, presidente del fondo anch’esso in gara. Frena intanto l’indebitamento netto della compagnia all’asta, fermo a febbraio sui livelli di gennaio, a 1,1 miliardi con lievissima oscillazione. L’attesa premia in Borsa il titolo che chiude in crescita +0,81% a 0,94 euro. Texas Pacific ha chiesto a Iberia di accedere “ad alcune informazioni di tipo industriale, contabile, fiscale e legale” per una possibile “offerta pubblica di acquisto totalitaria a un prezzo indicativo di 3,60 euro per azione”, come ha fatto sapere la stessa compagnia di bandiera in una nota inviata alla Consob spagnola.

 

Nei prossimi giorni si riunira’ il cda di Iberia – spiega il comunicato – per valutare la richiesta di Texas Pacific, che analizzera’ i dati entro un mese da quando avra’ ricevuto tutte le informazioni. Per poi presentare un’eventuale offerta entro dieci giorni lavorativi. Per la compagnia spagnola da mesi si parla dell’interesse di una serie di compagnie aeree concorrenti, come British Airways, Lufthansa, Air-France-Klm e altri gruppi del private equity. E proprio British Airways parte da una posizione privilegiata, forte della sua quota del 10% in Iberia e della prelazione su un ulteriore 30% che potrebbe stroncare sul nascere l’approccio dei concorrenti. Le azioni Iberia da inizio anno guadagnano il 44% sulla scia dell’accordo ‘open skies’, che gli aprira’ nuovi collegamenti con gli Usa partendo non solo da Madrid ma anche da altri scali europei. Il mercato – secondo la Bloomberg – scommette che l’accordo fra la Ue e gli Usa accelerera’ il consolidamento dei vettori aerei. Alla mossa di Texas Pacific, pero’, la borsa di Madrid ha reagito punendo Iberia con un calo dello 0,25% a 3,99 euro. Il prezzo ipotizzato da Texas Pacific e’ inferiore di circa il 10% alla chiusura di ieri a quattro euro, e il mercato sta alla finestra, in attesa magari di una contromossa da parte di British Airways o Lufthansa. Ma le manovre di Texas Pacific potrebbero essere solo agli inizi. Il fondo di Fort Worth, Texas, e’ uno specialista del settore aereo, tuttora in corsa con la banca Macquarie per un’offerta da 11,1 miliardi di dollari per la compagnia australiana Qantas. Alle spalle ha una lunga lista di investimenti nelle compagnie aeree, nomi come Continental Airlines, America West Airlines e Ryanair. E poi c’e’ da mettere in conto la sua presenza nella cinquina di cordate in gara per Alitalia, riconfermata oggi nonostante le passate indiscrezioni di una probabile uscita. Il termine per la presentazione delle offerte non vincolanti e’ 16 aprile, e gli altri concorrenti sono la Ap Holding del presidente di AirOne Carlo Toto, con il sostegno di Intesa Sanpaolo; Management & Capitali con Cerberus European Investments, Elq Investors e Lefinalc; Unicredit Banca Mobiliare per conto di un cliente ancora non uscito allo scoperto; infine il fondo MatlinPatterson.

(ANSA)

 

2007-03-31