Delta Airlines dopo l’ uscita dalla bancarotta ha registrato nel secondo trimestre un utile di 274 milioni di dollari, ossia 70 cents per azione, nettamente al di sopra delle previsioni degli analisti interpellati da Bloomberg (62 cents). Se si tiene conto inoltre dei benefici legati all’ uscita dal Chapter 11 (le norme che negli Usa regolano l’ amministrazione controllata), avvenuta il 30 aprile scorso, l’ utile netto si attesta su 1,8 miliardi di dollari. Un anno fa la compagnia aerea statunitense aveva chiuso invece il trimestre pesantemente in rosso, per 2,2 miliardi di dollari. I profitti conseguiti nel secondo trimestre sono legati essenzialmente al riposizionamento della compagnia sui viaggi internazionali, a spese del mercato interno che risente della forte concorrenza delle compagnie low-cost. Oltre a questo, Delta ha tagliato i costi di circa tre miliardi di dollari prima di uscire dalla bancarotta. In una nota a commento della trimestrale, il chief executive officer del gruppo, Gerald Grinstein, ha sottolineato che l’ azienda ad ogni livello sta contribuendo a “costruire una grande compagnia aerea con un brillante futuro”. I ricavi sempre nel secondo trimestre sono saliti del 5,5% a cinque miliardi di dollari.
(ANSA)