La IATA, l’Associazione del Trasporto Aereo Internazionale, ha sollecitato i governi perché mostrino la loro leadership in tre settori critici per l’aviazione: safety, security e ambiente.
“Il trasporto aereo è un sistema di transito di massa usato da oltre 2,2 miliardi di persone ogni anno, che alimenta 32 milioni di posti di lavoro e 3,5 miliardi di dollari di attività economica. Il trasporto aereo è cruciale per il pianeta. I governi e l’industria devono allinearsi agli standard globali per soddisfare gli impegni fondamentali di safety, security e responsabilità ambientale”, ha detto Giovanni Bisignani, Direttore Generale e Amministratore Delegato della IATA. Bisignani ha fatto queste osservazioni durante un discorso alla conferenza sulla sicurezza aerea e l’ambiente che si è tenuta a Montreal presso la McGill University , alla vigilia dell’Assemblea triennale dell’ICAO, l’Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale. Bisignani ha chiesto un approccio globale e armonico su tre settori.
Safety: “Il 2006 è stato l’anno più sicuro nella storia dell’aviazione. Gli standard globali hanno permesso un miglioramento del 50% nel tasso di incidenti nel corso dell’ultimo decennio”, ha detto Bisignani. Più di 160 compagnie aeree che coprono il 78% del traffico internazionale di linea sono nel registro dello IOSA, l’Audit per la Sicurezza Operativa della IATA. “Incoraggio i governi a unirsi alla lista crescente di quei paesi che stanno includendo lo IOSA nei loro programmi di supervisione della sicurezza. E’ gratuito, efficace e integra il lavoro dell’audit dell’ICAO“, ha detto Bisignani. Ampliando il successo dello IOSA, la IATA sta lanciando l’ISAGO, l’audit sulla Sicurezza per le Operazioni di Terra. “Gli incidenti sulla gestione di terra costano al nostro settore 4 miliardi di dollari all’anno. L’ISAGO – ha aggiunto Bisignani – è un passo importante per migliorare la situazione”.
Security: “Le compagnie aeree sono molto più sicure oggi che nel 2001. Ma il sistema comporta ancora una spesa scoordinata di 5,6 miliardi di dollari”, ha detto Bisignani. “L’approccio comune ai liquidi e ai gel è un passo nella giusta direzione verso l’armonizzazione. E dimostra che l’ICAO può dare dei risultati. Il passo successivo per i governi sarà quello di armonizzare un approccio alla sicurezza basato sul rischio. Abbiamo bisogno di un livello costante di vigilanza che sia costantemente regolato per poter affrontare minacce specifiche o eventi e una metodologia comune di valutazione del rischio per identificare i passeggeri e la merce ad alto e basso rischio. Ottenere questo – ha detto Bisignani – rappresenterà un gigantesco passo in avanti nel fare ordine e nel rendere la security più efficace e conveniente”.
Ambiente: “La partecipazione nella misura del 2% delle linee aere alle emissioni globali di CO2 le rende una piccola parte nel grande problema del cambiamento climatico. L’impatto ambientale del trasporto aereo sta crescendo e questo non è politicamente accettabile per nessuna industria. Dobbiamo diventare un’industria che non inquina, – ha detto Bisignani – con una crescita neutra dell’anidride carbonica nel medio termine e infine a emissioni zero”.
Perché questo sogno diventi possibile, Bisignani ha invitato gli stati membri dell’ICAO a porre degli obiettivi volti a risparmiare 120 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica all’anno grazie a infrastrutture più efficienti e a migliori operazioni. Inoltre, ha chiesto ai governi di sostenere un velivolo e un combustibile più verdi con misure economiche favorevoli (crediti d’imposta per il rinnovo della flotta e sussidi per la ricerca) e un quadro regolatore stabile. “Gli investimenti in tecnologia sono enormi e se il quadro regolatore cambia a metà strada si perde tutto. I governi si devono impegnare in modo stabile sugli obiettivi tecnologici posti dall’ICAO – ha detto Bisignani – oppure finanziare dei progetti seri di ricerca e sviluppo diventerà troppo rischioso”.
“Il tema economico più pressante è quello dell’emissions trading. L’intenzione dell’Europa di includere l’aviazione nel suo schema di emissions trading è stato un avvertimento a svegliarsi per tutti. Ma l’ambiente è un tema globale che richiede un approccio globale. Se verrà affrontato unilateralmente, il risultato sarà una disputa legale e diplomatica che avrà un impatto limitato, se non negativo, sull’ambiente. Abbiamo bisogno di uno schema globale per l’emissions trading che sia volontario, giusto ed efficace”, ha detto Bisignani.
“L’ambiente è il tema del giorno. Gli stati membri dell’ICAO devono prendere delle decisioni importanti per definire il nostro futuro come industria ambientalmente responsabile. Possiamo seguire il modello che abbiamo applicato con successo alla safety o ripetere gli sbagli fatti in tema di security. I governi hanno la responsabilità di fornire un ambiente regolatore stabile per la crescita dell’industria. Se non si riuscirà a trovare un accordo per andare avanti in modo globale sull’emissions trading sorgeranno certamente delle battaglie legali tra l’Europa e il resto del mondo, compresi gli Stati Uniti. Un industria che sta solo ritrovando la sua redditività non può accettare questa incertezza. Una soluzione globale – ha concluso Bisignani – è decisiva”.
(COMUNICATO STAMPA IATA)